Giovedì, 26 Giugno 2014 18:30

"Betrayal", interrogato Marchetti: "Ho parlato tanto e ho chiarito"

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"Ho parlato tanto e ho chiarito. Ho risposto a quello che chiedeva il magistrato. Il parere lo deve dare l’avvocato, non sono io a poter parlare".

Pochissime parole, a margine dell'interrogatorio. L’ex vice commissario alla ricostruzione con delega alla tutela del patrimonio culturale, Luciano Marchetti, finito al centro della bufera su un presunto giro di mazzette legate agli appalti del patrimonio ecclesiastico e culturale dell'Aquila, è stato interrogato in giornata dal pm Antonietta Picardi e dal gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella.

"Il nome dell’ingegnere – ha sottolineato Francesco Compagno, uno dei legali di fiducia di Marchetti – emerge da diverse intercettazioni, si tratta poi di chiarire se vi sia stato un coinvolgimento dal punto di vista fattuale. Abbiamo cercato di spiegare che, se si esaminano i fatti e non le conversazioni, questo coinvolgimento fattuale finisce per essere profondamente sminuito fino a diventare, nella nostra prospettiva, totalmente irrilevante sul piano penale. Già da oggi – ha aggiunto il legale – gli elementi forniti in interrogatorio hanno consentito di chiarire molti aspetti di questa vicenda. Abbiamo chiesto la revoca cautelare degli arresti domiciliari, dovrà essere valutata. Quello che l’ingegnere ha spiegato è che l’assegnazione della direzione dei lavori all’interno dell’ufficio non ha alcun significato per quanto accaduto dopo. Su una singola vicenda, quella della chiesa delle Anime Sante, dopo la fine dell’incarico di commissario, a Marchetti è stato chiesto se fosse disponibile ad assumere l’incarico di direttore dei lavori. L’ingegnere ha dato la disponibilità, parliamo di 39mila euro per una direzione dei lavori piuttosto importante. Chi gli è succeduto glielo ha chiesto. Nessuno si è autoassegnato incarichi".

L'avvocato ha inteso commentare anche il filmato, realizzato dagli investigatori, in cui è ripreso un presunto scambio di mazzette: "Bisogna chiarire, si sono sovrapposte due vicende distinte, una dazione di denaro che non so se si possa definire ‘mazzetta’, deve chiarirlo il diretto interessato. Sui motivi di quella dazione non posso riferire nulla, come del resto Marchetti, c’era anche una vendita di libri. I rapporti tra lui e la funzionaria della direzione regionale dei Beni culturali Alessandra Mancinelli riguardano altro, è un problema di interventi a convegni, ci deve essere stato un equivoco, ma va chiarito tutto prima di parlare di mazzette".

Nell’ambito degli interrogatori, i legali dell'imprenditore Patrizio Cricchi hanno presentato istanza di revoca della misura al tribunale della Libertà dell’Aquila. Anche Graziano Rosone, ex presidente dell'Aquila Calcio, ha presentato analoga istanza. Sono ancora in corso gli interrogatori (dinanzi al solo pm per scelta delle difese) dell’imprenditore Massimo Vinci e della funzionaria del Mibac, Alessandra Mancinelli.

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