Sono passate due settimane dalla lettera aperta con la quale le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, lanciando un vero e proprio grido di allarme, si sono rivolte al Presidente della Regione Marco Marsilio, allo scopo di aprire un confronto istituzionale sulle reali condizioni economico/finanziarie in cui versa la società regionale di trasporto e sul clima eternamente conflittuale e di mancato dialogo che si registra tra le maestranze e la direzione aziendale.
"Sino ad ora, però, non c’è stata alcuna risposta da parte del Presidente Marsilio che, ad onor del vero e nei tre anni del suo mandato, non ha mai incontrato nemmeno una volta le Organizzazioni Sindacali della società di trasporto pubblico della quale la Regione, ci permettiamo di rammentare, è proprietaria nonché socio unico", l'affondo dei sindacati. "Eppure, persino il Presidente della Tua spa Gianfranco Giuliante, a fronte della richiesta sindacale e auspicando spavaldamente un contraddittorio alla presenza del management aziendale, si era detto convinto che Marsilio avrebbe senza dubbio concesso l’incontro auspicato dalle parti sociali".
E in relazione alle novità emerse nel bando di concorso pubblicato dalla società di trasporto regionale lo scorso 31 gennaio per l’assunzione di autisti con contratto di apprendistato professionalizzante, "siamo ancora più convinti che il confronto con la Regione sia quanto mai necessario ed urgente" ribadiscono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal. "Si da’ il caso infatti che la società TUA, nel tentativo di ottemperare agli impegni assunti nel contratto di espansione siglato presso il Ministero del Lavoro e dopo aver dilapidato in appena 3 anni ben 300 posti di lavoro stabile, 107 dei quali soltanto nel 2021 (compensati nello stesso anno attraverso il ricorso a 22702 giornate di lavoro interinale e precario!), abbia deciso finalmente di pubblicare un bando di concorso per l’assunzione di personale stabile e a tempo indeterminato".
Ma qui la sorpresa.
"E’ stato previsto unicamente un bando di concorso per l’assunzione di autisti con contratto di apprendistato professionalizzante al quale (e lo ricordiamo all’opinione pubblica e a quella politica che magari avrà invitato e sollecitato tanti aspiranti autisti ad iscriversi presso le agenzie interinali) potranno partecipare soltanto giovani che non abbiano superato i 29 anni di età e che non abbiano già svolto - con qualsiasi contratto precedente - la mansione di autista. Ciò significa in parole povere che a questa procedura pubblica concorsuale, verrà preclusa la partecipazione agli oltre 200 lavoratori interinali che soprattutto negli anni pandemici ed emergenziali e acquisendo peraltro esperienza e professionalità, hanno assicurato un servizio pubblico essenziale nonché gli ulteriori servizi aggiuntivi di trasporto pubblico previsti dal Governo e concordati con le Prefetture subendo carichi di lavoro al limite della sopportazione. Sarà preclusa inoltre a centinaia di conducenti abruzzesi che aspirano a candidarsi per la società pubblica e che hanno superato l’età prevista".
E non è assolutamente vero, come sostiene il Presidente Giuliante, che ci troviamo di fronte al primo caso in Italia in cui 'la proposta di un'azienda di fare un bando per assunzioni nel settore del trasporto pubblico viene bocciato dai sindacati'. "Le organizzazioni sindacali, più semplicemente e in relazione alle note agevolazioni contributive e contrattuali previste sia per le assunzioni con contratti di apprendistato ma anche per le assunzioni ordinarie a tempo indeterminato (rammentiamo che il Governo ha previsto per le aziende che assumono nel Mezzogiorno, l’esonero totale dei contributi per 4 anni), hanno respinto al mittente l’idea di non assumere anche personale già ampiamente formato, negando allo stesso la contrattazione aziendale (il che equivale a dire più lavoro gravoso e meno salario)".
Le basse condizioni salariali e le condizioni critiche di lavoro hanno generato negli anni una forte difficoltà al reperimento delle risorse umane in tutti i settori della società, ma in particolare tra i conducenti aggiungono le sigle sindacali. "Le iniziative messe in campo dalla società pubblica determineranno l’ingresso di personale proveniente da altre regioni precludendo a priori la possibilità di accesso al lavoro degli abruzzesi in possesso delle necessarie abilitazioni, ma con un’età superiore al richiesto. Questo è letteralmente un triste ricatto che da un’azienda pubblica regionale non ci aspetteremmo mai ed è bene che lo sappiano il Presidente Giuliante, il Presidente Marsilio e tutta la politica abruzzese: a questo ricatto non siamo disposti assolutamente a cedere".
Piuttosto, "ci preoccupa e non poco il fatto che i lavoratori di TUA posti in quiescenza anticipata avendo aderito al summenzionato contratto di espansione, non abbiamo ancora oggi e, a distanza di oltre due mesi dall’esonero, ricevuto alcun trattamento economico e questo a causa del venir meno di obbligatorie e vincolanti fideiussioni bancarie che la società regionale di trasporto TUA spa, per oscuri motivi, non è riuscita ad ottenere dagli Istituti di credito. Che sta succedendo alla TUA spa caro Presidente Marsilio? Forse stanno di nuovo affiorando quei problemi che caratterizzavo alcune imprese di trasporto pubblico del passato e che con i tanti sacrifici dei lavoratori siamo riusciti a depennare? E’ incredibile ciò che sta accadendo nella più grande azienda della Regione visto che rispetto a quanto evidenziato proliferano contemporanei contratti di affidamento, di collaborazioni, di consulenze, di trattamenti a dirigenti e promozioni ad 'alcuni' dipendenti e, a tal proposito, vorremmo essere messi a conoscenza dei contenuti dell'accordo per il gruppo dirigente di TUA spa. Non ritiene presidente Marsilio di avere il dovere di aiutarci a fare chiarezza?", l'affondo dei sindacati.