Mercoledì, 16 Luglio 2014 10:45

Ricostruzione, Biondi in sciopero della fame. Oggi Legnini a Villa

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"Uno sciopero della fame finché il governo non darà risposte concrete e risorse per la ricostruzione".

Lo ha annunciato Pierluigi Biondi, sindaco di Villa Sant'Angelo (L'Aquila), uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009, che ha scritto una lettera aperta al primo ministro, Matteo Renzi, al sottosegretario del ministero dell'Economia e delle finanze Giovanni Legnini, al vice presidente della Giunta regionale, l'aquilano Giovanni Lolli, e al direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, Paolo Esposito.

"Le casse pubbliche sono a secco – spiega Biondi – senza nuovi finanziamenti sarò costretto a sospendere l'istruttoria delle pratiche già depositate e bloccare l'iter dei nuovi progetti che sono pronti per essere presentati".

"Il tema della ricostruzione dell'Aquila e degli altri 56 comuni danneggiati dal sisma è scomparso dall'agenda nazionale, il premier Renzi non ne ha mai fatto cenno nelle priorità del proprio esecutivo, la governance del cratere è diventato un organismo autoreferenziale che ha mortificato il dibattito tra sindaci, che non si riuniscono per precisa volontà politica da circa 2 anni, e la pattuglia dei parlamentari abruzzesi si limita a enunciazioni di principio cui non seguono atti concreti", attacca il primo cittadino.

"Nei momenti difficili servono gesti forti: arriva un punto in cui le parole non bastano più e servono esempi. Questo è uno di quelli e io non intendo sottrarmi – conclude Biondi – per questo, dopo un doloroso confronto interiore, ho deciso di dare vita a una protesta forte che spero scuota le coscienze di chi può decidere se il nostro territorio può ripartire o deve essere condannato a una lunga agonia".

Stamane c'è stata una telefonata tra Biondi e Legnini. Quest'ultimo ha detto al primo cittadino che sarà presente venerdì 18 luglio a Villa Sant'Angelo. Per quella data, probabilmente, lo sciopero della fame di Biondi sarà ancora in corso. Nel pomeriggio, invece, la senatrice Stefania Pezzopane - evidenziando la sua solidarietà con il gesto di Biondi - ha annunciato una riunione serale con lo stesso Legnini e i parlamentari abruzzesi, volta a trovare una quadra sul ddl per la ricostruzione da presentare in Parlamento. I punti cardine attorno al quale ruoterebbe la proposta di legge riguardano il flusso costante di risorse per la ricostruzione, regole più rigorose per la ricostruzione privata e riorganizzazione della governance.

 

LE REAZIONI

Pezzopane: "Stasera riunione con Legnini per ddl ricostruzione, solidarietà a Biondi"

Sull'argomento interviene anche la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane, che attraverso una nota annuncia una riunione, da tenersi stasera, con il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini e i parlamentari abruzzesi. Pezzopane ritiene che siano tre i punti cardine che emergono: flusso costante di risorse per la ricostruzione; regole più rigorose per la ricostruzione privata e riorganizzazione della governance: "Mi sono giunti spunti interessanti dal Comune dell’Aquila e da alcuni sindaci dei Comuni del Cratere", afferma la Senatrice, manifestando in coda la solidarietà al sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi. Questa la nota integrale:

"Sono numerosi i contributi di idee e le proposte che mi sono pervenuti in questi giorni sulle priorità da inserire nel nuovo provvedimento legislativo, che il governo dovrà adottare per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere.
Mi sono giunti spunti interessanti dal Comune dell’Aquila e da alcuni sindaci dei Comuni del Cratere, dagli uffici per la ricostruzione, dalle associazioni di categoria, dagli ordini professionali e dalle associazioni produttive. Sono tre i punti cardine che emergono da queste proposte e che il nuovo provvedimento dovrà contenere: flusso costante di risorse; regole più rigorose per la ricostruzione privata, in particolare per i subappalti per evitare infiltrazioni malavitose e regole più funzionali per la riorganizzazione della governance. Già nella riunione che questa sera avrò insieme al sottosegretario Legnini con tutti i parlamentari abruzzesi, illustrerò le proposte e i punti chiave del provvedimento. Valuteremo anche se alcune di queste, ritenute più urgenti, possono essere subito inserite nel cosiddetto dl sblocca cantieri. Colgo l'occasione per manifestare la mia solidarietà al sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi, che ha iniziato lo sciopero della fame per sollecitare l'invio dei fondi per la ricostruzione".

Del Corvo: "Non conto più le lettere che ho inviato ai vari esecutivi, compresa quella a Renzi"

"Desidero esprimere la mia più sentita solidarietà a nome dell'Amministrazione provinciale dell'Aquila al sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi, per la battaglia che da stamane ha intrapreso affinchè il Governo si decida a trasferire le risorse necessarie alla ricostruzione", a dichiararlo il presidente della Provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo.
"Comprendo perfettamente lo stato d'animo, la rabbia e l'esasperazione che hanno portato il primo cittadino di una delle importanti realtà del cratere a questa decisione estrema. Non conto più le lettere che ho inviato ai vari Esecutivi che si sono alternati a Roma, compresa quella all'attuale Capo di Governo, Matteo Renzi. Spero vivamente che la denuncia del sindaco Biondi possa servire a dare una svolta decisiva, per il bene di questo territorio, affinchè a L'Aquila e nel cratere sia data la giusta rilevanza non solo attraverso le buone intenzioni ma con un'azione concreta e tangibile dagli amministratori e, in particolare, dagli stessi cittadini".

Cialente: "Ti esprimo la mia più profonda e convinta solidarietà per la protesta"

"Caro Pierluigi,
ti esprimo, sapendo di interpretare il sentimento non solo dei miei concittadini ma anche di tanti altri colleghi sindaci del cratere, la mia più profonda e convinta solidarietà per la protesta, quasi disperata, che hai avviato da oggi.
La mia solidarietà nasce dall'assoluta comprensione del senso di solitudine e di impotenza che colpisce, oggi, chi come te è chiamato a dare risposte ai suoi concittadini, che sa come e quando potrebbe darle ma non può.
Proprio ieri, mi ha telefonato un altro collega sindaco che, esprimendomi solidarietà per le note vicende, mi ha confessato il profondo senso di scoramento, di solitudine e di impotenza che sta vivendo come tutti noi, chiedendosi se e quando finirà e quanto ancora dovrà pagare in termini di amarezze ed ingiuste responsabilità.
Siamo soli!
Posso testimoniare personalmente di quanto tu, così come altri colleghi, hai fatto in questi cinque anni drammatici e soprattutto di quante e quali responsabilità ti sei dovuto assumere.
Certo, qualcuno come purtroppo capita anche su certa stampa della nostra Città, ti accuserà di fare una pagliacciata, di avere esagerato, di voler scaricare su altri tue responsabilità.
Ignorali! Rispondi solo alla tua coscienza ed alla tua gente, come stiamo facendo tutti noi impegnati in prima linea.
Questo Governo sembra aver finalmente compreso, a differenza degli altri tre, che è arrivato il momento di darci risorse e regole certe che ci permettano di ricostruire ma soprattutto di difendere i cittadini e di tutelare non tanto noi stessi quanto i nostri collaboratori, assessori o dirigenti sui quali ricadono solo oneri pesanti.
Credo che con questo tuo gesto che idealmente ci rappresenta tutti, l'Italia debba comprendere che è necessario avviare un confronto immediato con l'Unione Europea affinché le somme per intervenire in caso di calamità naturale possano essere sottratte, dallo Stato membro, dall'infernale logica del 3%.
Ti abbraccio forte".


La solidarietà dell'amministrazione comunale di Navelli

L'Amministrazione comunale di Navelli esprime la massima e più sincera solidarietà al Sindaco Pierluigi Biondi, Sindaco di uno dei Comuni maggiormente danneggiati del Cratere. La scelta dello sciopero della fame è un gesto forte, che rappresenta appieno lo sconforto e l'esasperazione di chi è chiamato a dare risposte alla propria gente senza avere i mezzi per garantire alla stessa il diritto alla ricostruzione. Con Biondi e altri sindaci del cratere condividiamo da tempo dubbi, perplessità, frustrazioni politiche e amministrative: la risposta che riceviamo da tempo è costituita da promesse non mantenute e pressappochismo. Daremo seguito fattivamente alla solidarietà, per il momento solo verbale, espressa nei confronti del Sindaco e della popolazione di Villa S.Angelo.


Liris: "Forza Italia è con te"

"Esprimo vicinanza politica e umana al sindaco di Villa S.Angelo Pierluigi Biondi rispetto alla scelta estrema di dare il via allo sciopero della fame".

A scriverlo, il vice presidente regionale di Forza Italia, Guido Quintino Liris. "Sono a condividere le motivazioni che lo hanno portato al gesto eclatante finalizzato a scuotere le coscienze del nostro popolo. I comuni del Cratere, come da tempo denunciato anche dal sottoscritto, vivono in una condizione di agonia. Abbiamo ascoltato e continuiamo ad ascoltare  (in convegni e comunicati sui media) toni trionfalistici da parte degli esponenti del centrosinistra locale e nazionale, toni che hanno meramente il fine di anestetizzare quelle coscienze che forse oggi hanno la possibilità di risvegliarsi".

Il territorio e la sua gente hanno bisogno di verità, ha sottolineato Liris: "Sul nostro territorio l'impegno degli attuali 'eroi' della politica locale e nazionale è incentrato soltanto su come cambiare la governance della ricostruzione, calzandola su misura dei nuovi vertici di centrosinistra. Nessuna voce, nessun atto politico né amministrativo va nella direzione di assicurare certezze di finanziamento della ricostruzione, tanto per i Comuni del Cratere quanto per le periferie della città capoluogo. Gli abitanti del territorio aquilano sono bistrattati e presi in giro da una classe dirigente incapace di tessere serie, durature e, soprattutto, fruttuose interlocuzioni con Roma. Al Sindaco Biondi, per la vicinanza politica e umana che ci lega da sempre, dico che la sua gente è con lui, che le drammatiche verità che lui denuncia riguardano tutto il Cratere, che il Partito che rappresento sosterrà con forza la sua protesta, che il suo gesto per quanto estremo non sarà inutile. Pierluigi, da medico e da amico sarò al tuo fianco!".

 

Il testo integrale della lettera aperta

Egregio signor Presidente del Consiglio, egregi signori in indirizzo,

quando un sindaco decide, dopo un doloroso confronto interiore, di arrivare a scrivere quello che state per leggere significa che sono ormai esauriti gli strumenti istituzionali per difendere la sopravvivenza e il futuro della comunità locale amministrata.

Nei cinque anni e più che ci separano dal terremoto del 6 aprile 2009 abbiamo cercato di alimentare la speranza, attraverso l'esempio di un lavoro instancabile di confronto, talvolta di scontro, di impegno e passione, fino quasi allo sfinimento.

Esempi positivi di dedizione che fanno da contraltare a quello scenario di malaffare che le inchieste giudiziarie sembrano delineare e contro cui dobbiamo combattere con la logica del fare. 

Prima che le forze si esauriscano del tutto è, tuttavia, necessario un nuovo scatto d'orgoglio, un sussulto di dignità per scuotere le coscienze di chi ha il potere di dare risposte a un territorio martoriato.

Chi vi scrive è primo cittadino di un Comune che ha pagato pesantemente le conseguenze del sisma, secondo solo all'Aquila quanto a vittime e distruzione: la gente di Villa Sant'Angelo ha dimostrato di saper tenere duro e ha affidato allo Stato il proprio destino, consapevole che una Nazione degna di questo nome non avrebbe dimenticato il dramma subito.

Lunghissimi mesi di lotte per conquistare sul campo il diritto a vedere i propri luoghi, un giorno, ricostruiti. Un sogno che, oggi, sembra essere mortificato dall'assenza di politiche lungimiranti e concrete. Al di là di parole di circostanza, non un solo atto formale è stato adottato affinché tale sogno possa camminare su gambe solide.

Dopo aver atteso per troppo tempo che la macchina della ricostruzione rodasse i propri meccanismi e si affrontasse il problema dei centri storici, cosa che, in tutta sincerità, è accaduta, il rischio di un nuovo stop è dietro l'angolo, e lo dimostrano i numeri.

Da questa mattina, così come prevede il decreto 1/2014 dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, potrei pubblicare la graduatoria delle priorità del centro storico di Villa Sant'Angelo riferita a quegli aggregati che non hanno ancora presentato progetti ma si tratterebbe, a conti fatti, di un esercizio inutile: ai presidenti dei consorzi, che potrebbero in 60 giorni formalizzare la richiesta di contributo, dovrò dire di aspettare ancora perché le casse del Comune non lo consentono.

Attualmente, infatti, il Comune di Villa Sant'Angelo ha erogato direttamente finanziamenti per oltre 5,7 milioni di euro e altri 13 attraverso l'Ufficio territoriale per la ricostruzione, a fronte di trasferimenti accertati pari a 14,8 milioni. Entro un mese altri 12 milioni di progetti, e quindi di potenziali cantieri, saranno pronti, senza contare la graduatoria di cui ho parlato sopra che necessiterebbe, nel solo 2014, di almeno 15 milioni per garantire continuità ai lavori.

A conti fatti, anche considerando le previsioni della delibera Cipe 135 del 2012, mancano all'appello 28,5 milioni che potrebbero essere rapidamente impegnati e, pure se la futura assegnazione della Cipe 50/2013 dovesse destinare una cifra importante al comune di Villa Sant'Angelo, questa non sarebbe sufficiente che a coprire una parte delle necessità, a meno di non voler "cannibalizzare" una parte consistente della dotazione destinata all'intero cratere e ai suoi 56 paesi.

In questo quadro, ci si dice di andare avanti, di continuare a firmare i decreti di contributo, non rendendosi conto che siamo ormai relegati al ruolo di giocatori d'azzardo, che puntano al tavolo verde più di quanto hanno in tasca, in spregio alle più elementari norme della contabilità pubblica.

Un ruolo che finora abbiamo recitato con grande spirito di servizio che, però, non può essere più assecondato senza un minimo di regole certe e di segnali di incoraggiamento da parte del governo.

Questo affronto a danni del territorio, tra l'altro, si sta consumando nell'indifferenza della governance della ricostruzione: da due anni i sindaci non sono più chiamati a dibattere delle questioni più importanti e i parlamentari abruzzesi si limitano a prese di posizione di circostanza a mezzo stampa ma senza incidere significativamente sul nuovo corso dell'esecutivo.

Il "più grande cantiere" d'Europa, infatti, sembra relegato ai margini degli interessi nazionali. Il cratere aquilano non può essere considerato un malato senza speranze per cui l'unica soluzione è una morte inesorabile e piena di sofferenze.

Se la prospettiva del mio popolo è questa, sento il dovere di reagire e di lottare. In maniera civile ma ferma. Pertanto vi annuncio che da questa mattina ho avviato uno sciopero della fame che terminerà solo quando arriveranno le risposte che questa terra reclama.

Nei momenti difficili servono gesti forti: arriva un punto in cui le parole non bastano più e servono esempi. Questo è uno di quelli e io non intendo sottrarmi.

Distintamente

Il Sindaco

Pierluigi Biondi

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Luglio 2014 00:47

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