“Il Provveditore alle Opere pubbliche Vittorio Rapisarda, a cui mi ero rivolta per avere notizie sullo stato del cantiere relativo al quarto cantone che ospitava, fino al 6 aprile 2009, uffici della Presidenza della Provincia, la Biblioteca, il Convitto Cotugno, il Liceo Classico, la Camera di Commercio e altro ancora, mi ha inviato una relazione puntuale".
A darne notizia è la deputata dem Stefania Pezzopane, candidata sindaca del centrosinistra alle amministrative del 12 giugno.
L’intervento è stato suddiviso in stralci: il primo stralcio riguarda quella parte del complesso che si affaccia su corso Vittorio Emanuele II, corso Umberto I e parte di piazza Palazzo, ovvero tutto il porticato oggi chiuso e imprigionato dai tubi innocenti. "Il Provveditore - svela Pezzopane - mi scrive che “nell’ambito del primo stralcio verranno realizzate le opere di consolidamento, riparazione e miglioramento sismico nella zona della biblioteca su Corso Umberto (interpiano tra terra e primo, piano primo, interpiano tra primo e secondo, piano secondo e copertura), con l’obiettivo di garantire la sicurezza della zona porticata del piano terra che recupererà la sua funzione di percorso pubblico urbano. Nei piani superiori sono presenti ambienti ottocenteschi con pareti, soffitti e volte decorate che verranno restaurate sempre nell’ambito del primo stralcio. Gli interventi di rifacimento di impianti meccanici ed elettrici e le opere di finitura della biblioteca sono invece interventi che verranno previsti nell’ambito del secondo stralcio di opere. Durante lo sviluppo del progetto è emersa infine l’esigenza di prevedere all’interno del primo stralcio dei lavori anche la revisione e manutenzione delle opere provvisionali e di puntellamento presenti nelle zone non oggetto di intervento. La realizzazione di tali interventi di manutenzione straordinaria consente di migliorare il livello di sicurezza globale del fabbricato, riducendo il rischio di ulteriori crolli localizzati”.
Aggiunge Rapisarda nella relazione: “Successive valutazioni economiche nell’ambito della progettazione dei restanti stralci hanno rideterminato l’importo complessivo necessario all’esecuzione dei lavori in €. 60.570.000,00. Restano quindi da realizzarsi, con ulteriori stralci, i lavori concernenti il Convitto Nazionale, il completamento della Biblioteca con annesso ampliamento interrato per il deposito di libri, il cui importo complessivo è stato valutato in €. 40.600.000,00 di cui €. 22.774.342,15 già coperti da finanziamento CIPE. Restano pertanto da finanziare lavori per €. 17.825.000,00”.
Quindi gli stralci da 2 diverranno 3.
"L’Ingegner Rapisarda mi informa che il 21 aprile 2022 (cioè oggi) verrà fatta la consegna parziale del cantiere mentre quella definitiva, presuntivamente, avverrà il prossimo 30 maggio, secondo il seguente cronoprogramma:
LAVORI DEL LOTTO 1
Consegna parziale (21.04.2022)
• esecuzione scavo archeologia preventiva 7 gg;
• autorizzazione sismica (Deposito AINOP) 15 gg;
• autorizzazione cantierizzazione 7 gg;
• distacco utenze, sgombero arredi 30 gg;
• cantierizzazione 5 gg;
• messa in sicurezza 45 gg.
Considerando che tali attività si svolgeranno in parallelo, si ritiene di poter prospettare la seguente previsione temporale:
Consegna definitiva presunta: 30.05.2022;
Durata lavori: 393 gg;
Data ultimazione presunta: 27.06.2023;
Collaudo (entro 6 mesi): 24.12.2023".
Rapisarda, nella sua relazione, aggiunge che “per il 2° stralcio si procederà entro l’anno con l’espletamento delle procedure di gara mediante appalto integrato. La durata lavori stimata è di 875 giorni, con un importo presunto per i lavori di 17.700.000 €. Per il 3° stralcio, una volta disponibile il finanziamento necessario, la durata lavori stimata è di 885 giorni, con un importo presunto per i lavori di €17.900.000”.
"Il solo fatto che domani venga consegnato il cantiere la prendo come una buona notizia e di questo ringrazio l’ingegner Rapisarda e tutti i suoi collaboratori che hanno preso parte attiva nel procedimento", le parole di Pezzopane. Tuttavia, "spero che sin da questa prima fase vengano messi dei teli che riproducano l’immagine dei portici dando decoro al luogo come suole farsi in interventi edilizi nei centri storici delle città, evitando di mettere teli anonimi. In alternativa, come da delibera che la passata amministrazione assunse in proposito, si proceda coinvolgendo l’associazione “Off site Art” che, in questi anni, con le sue installazioni in alcuni cantieri ha reso il centro storico dell’Aquila un museo a cielo aperto. Non vorrei si ripeta ciò che è accaduto a Palazzo Margherita, che oggi – grazie a chi ha provveduto celermente a quella gara – è finalmente restituito alla sua antica bellezza, o con i teli cadenti a coprire il cantiere della scuola De Amicis. Tocca al Comune imporsi affinché ciò avvenga. La bellezza del nostro centro storico muove anche da queste cose: la sciatteria deve essere combattuta e bandita e le regole devono essere rispettate da tutti. Gli spazi urbani sono il nostro presente e nel processo di ricostruzione non devono essere ulteriormente oltraggiati".