Martedì, 14 Giugno 2022 23:44

Terremoto giudiziario alla Asl di Pescara: ai domiciliari Marinelli e altri 4

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Terremoto giudiziario alla Asl di Pescara: l'imprenditore e dirigente accompagnatore dell'Under 21, Vincenzo Marinelli, è stato posto agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Pescara relativa ad alcuni appalti. L'86enne è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Pescara insieme al collaboratore Graziano Canonico a Grottammare (Ascoli Piceno), dove si trovava con gli azzurrini.

Ai domiciliari sono finiti anche due funzionari della Asl, Tiziana Peterella e Antonio Verna, oltre all’imprenditore Fabio Tonelli

L’inchiesta riguarda le attività delle società di Marinelli in relazione ad alcune gare di appalto che avrebbero predisposto gli uffici della Asl; le indagini risalgono al 2019 e contano una quarantina di indagati fra cui anche esponenti politici.

I reati ipotizzati dalla Procura fanno riferimento a presunta corruzione e turbativa d’asta. 

Tra gli indagati spiccano i nomi del presidente del Consiglio Regionale abruzzese Lorenzo Sospiri e dell’ex sottosegretario alla Giustizia dei governi Renzi e Gentiloni Federica Chiavaroli, entrambi per concorso in turbativa d’asta. Per Sospiri si tratta di una nuova iscrizione sull’albo degli indagati dopo la prima dello scorso maggio 2021.

Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore pescarese Di Giovanni, Sospiri si sarebbe adoperato per turbare una gara d’appalto per la gestione dell’affidamento dei servizi in favore dei pazienti in stato di fragilità; Federica Chiavaroli avrebbe fatto pressioni su un medico dell’ospedale di Pescara per intervenire su una commissione aggiudicatrice su un appalto per sistemi diagnostici. 

Gli altri indagati a vario titolo sono Donato Marinelli, Vincenzo D’Egidio, Roberto Vezzaro, Romina Iacoponi, Cristiana Marinelli, Paolo Zappalà, Tommaso Marchese, Maria Manfellotto, Leone Giansante, Silvia Marinelli e Pasquale Sentenza.

Gli arresti di oggi arrivano dopo “molteplici attività di accertamento effettuate e caratterizzate da intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizione ed analisi di dati telefonici , servizi di osservazione da parte della polizia giudiziaria, acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri di dispositivi informatici con conseguente analisi forense del loro contenuto (in parte ancora in corso) , hanno disvelato una parte della fitta e ramificata rete di relazioni dell’imprenditore pescarese Vincenzo Marinelli, referente sul territorio di società nazionali e multinazionali operanti nel settore medico-sanitario quali Philips, Servizi Ospedalieri ed Abbott”.

Per la Procura guidata da Giuseppe Bellelli “le indagini hanno consentito di raccogliere gravi e plurimi indizi colpevolezza, ritenuti sussistenti dal Gip di Pescara Antonella Di Carlo, a carico dei protagonisti di un collaudato meccanismo corruttivo all’interno dell’Ufficio UOC/ABS della ASL di Pescara che ha determinato il condizionamento di almeno cinque gare d’appalto per un valore complessivo pari a trentacinque milioni di euro circa, con costosi doni, cene conviviali, promesse di incarichi più prestigiosi e remunerativi, e con vere e proprie tangenti in denaro che Marinelli, direttamente o attraverso i suoi emissari (tra cui Canonico, autista e factotum di Marinelli), faceva pervenire alla Petrella, direttore della Unità Operativa Complessa (UOC) – Acquisizione Beni e Servizi (ABS) della ASL di Pescara nonchè RUP/Autorità di gara. L’utilizzo di fatturazioni false emesse da enti e società compiacenti al gruppo di Marinelli e la creazione di appositi fondi neri consentivano di creare la provvista in denaro necessaria per le successive tangenti”.

Il giudice non ha accolto la richiesta di misura nei confronti di altri due indagati, la figlia di Marinelli, Silvia e Pasquale Sentenza, non ravvisando il medesimo pericolo di reiterazione del reato.

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