Lunedì, 28 Luglio 2014 12:42

Abruzzo, approvata perforazione di tre nuovi pozzi in Adriatico. Forum dell'Acqua: "Intervenga la Regione"

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"Siamo stati informati che il Ministero dell’Ambiente ha riattivato le procedure di impatto ambientale per la perforazione di tre nuovi pozzi di idrocarburi liquidi sulla concessione attuale denominata 'Rospo mare', a cui si aggiungerebbe un nuovo pozzo orizzontale. Siamo esterrefatti per questa azione del Governo che ci vede nettamente contrari".

La denuncia era stata lanciata dall'allora presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Alla metà di maggio, dieci giorni prima del voto per il rinnovo del Consiglio regionale. Oggi, poco più di due mesi dopo, e nel giorno in cui la Regione Abruzzo presenta le sue 'osservazioni' al ministero dell'Ambiente per provare a bloccare il progetto 'Ombrina Mare', arriva notizia che il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente - lo scorso 6 giugno - ha espresso parere positivo al progetto della Edison spa per la realizzazione dei tre nuovi pozzi petroliferi nella concessione 'Rospo mare', attiva da diversi anni nel mare dinanzi a Vasto.

La situazione è simile a quella di Ombrina. Il progetto era stato presentato nel 2009 e non è stato bloccato nonostante l'introduzione, l'anno dopo con il Decreto Prestigiacomo, del divieto di estrazione nelle 12 miglia. Infatti, il Decreto Passera del 2012 - approvato con il voto favorevole del Partito Democratico e dell'allora Popolo delle Libertà - ha 'salvato' i procedimenti in essere che, guarda caso, non erano stati accantonati nonostante l'iniziativa della Prestigiacomo. Dunque, è arrivata l'autorizzazione alla trivellazione dei nuovi pozzi nella piattaforma del Campo offshore di 'Rospo Mare', a circa 20Km al largo della costa abruzzese, 20Km a nord di Termoli e 70Km a sud di Pescara.

Per il Forum Abruzzese dei Movimenti dell'Acqua è inaccettabile che si autorizzi all'ulteriore sfruttamento del territorio e del mare una multinazionale che in Abruzzo "da anni dovrebbe bonificare e mettere in sicurezza Bussi e che ricorre anche al TAR (perdendo) rispetto alle ingiunzioni del Ministero dell'Ambiente per il risanamento delle discariche e dei terreni inquinati. Ricordiamo che le sostanze tossiche di Bussi continuano ad arrivare in quel mare dove oggi Edison potrà (forse) trivellare i suoi nuovi pozzi".

Ora il Ministero sta predisponendo il Decreto interministeriale di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale.  "Riteniamo che vi siano i margini", sostiene il Forum Abruzzese, "per un intervento da parte della Regione, considerati i dubbi che riguardano l'iter procedurale seguito, anche per quanto riguarda la mancata ripubblicazione degli atti per le osservazioni. Infatti, la documentazione progettuale risulta essere stata integrata nel 2012 e la stessa richiesta di A.I.A. con i relativi elaborati è stata avviata il 24/12/2012. In considerazione della sentenza del TAR Lazio su Ombrina con relativa ripubblicazione di tutti i documenti per le osservazioni (in scadenza proprio domani), questi aspetti sono come minimo da approfondire. In ogni caso il Forum chiede che la Regione e gli enti locali, in caso di adozione del Decreto, si impegnino per presentare un ricorso al TAR".

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