Era presente anche una troupe delle Iene alla prima udienza del processo d'appello alla Commissione Grandi Rischi.
L'inviato Filippo Roma ha incalzato l'ingegner Mauro Dolce sulla vicenda del crollo del balcone nella palazzina del progetto Case di Cese di Preturo.
Dolce, nel 2009, era il reponsabile, per conto della Protezione civile, del procedimento di realizzazione del Progetto Case ed è uno degli imputati del processo. In primo grado è stato condannato, come gli altri membri della Commissione, a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni, per aver dato false rassicurazioni agli aquilani al termine della riunione che si svolse all'Aquila una settimana prima della scossa del 6 aprile.
"Non si vergogna?" è stata la domanda, reiterata, rivolta a Dolce dalla "iena" Roma, che nei giorni scorsi era già stato all'Aquila proprio per documentare la situazione del progetto Case e il sequestro dei balconi pericolanti.
"No, non mi vergogno di nulla, le verifiche sono state fatte" la laconica risposta di Dolce.
"Braccato" da Roma sia al suo arrivo in tribunale che al termine dell'udienza, l'ex membro della Commissione Grandi Rischi a un certo punto ha chiesto anche l'intervento delle forze dell'ordine. Tampinato anche da altri giornalisti, Dolce è andato via a bordo della sua auto senza rispondere alle domande.
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