La Guardia di Finanza dell'Aquila ha sequestrato i locali degli istituti scolastici superiori "De Nino-Morandi" a Sulmona, oggetto di lavori di messa in sicurezza giudicati "urgenti e necessari" dopo il terremoto del 2009. Le indagini della Guardia di Finanza, interessata da tempo all'istituto scolastico peligno, hanno rivelato che "le opere di adeguamento erano state eseguite solo in parte e in maniera difforme da quanto progettualmente previsto. Il tutto a fronte di rendicontazione che, invece, attestava la piena e conforme realizzazione delle opere". NewsTown ha raccontato delle presunte truffe nei lavori all'interno della "De Nino-Morandi" nell'aprile scorso [leggi l'articolo a riguardo]. Il plesso scolastico ospita attualmente l'istituto tecnico commerciale e l'istituto tecnico per geometri.
Le lavorazioni, eseguite sui corpi di fabbrica 1 e 3 del plesso scolastico, hanno determinato pregiudizi statici alle strutture, tali da rendere addirittura non collaudabili evidenziando - indicano i periti - "come in realtà l'intera struttura non risulti allo stato attuale sismicamente idonea e quindi non possa ospitare in piena sicurezza gli studenti delle due scuole".
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Gip dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del procuratore della Repubblica Fausto Cardella e dei pm Stefano Gallo e Roberta D'Avolio. I lavori di messa in sicurezza erano stati affidati dalla Provincia dell'Aquila all'associazione temporanea di imprese (ati) Fin Srl-Cosman Srl di Roma. Il provvedimento, spiegano le Fiamme gialle, nasce "dagli sviluppi delle indagini che rivelarono illegittimità, poste in essere nelle procedure di affidamento degli appalti assegnati dall'amministrazione provinciale dell'Aquila, per la messa in sicurezza post-sisma di istituti scolastici superiori di Avezzano e Sulmona e che avevano determinato, a dicembre 2012, alcuni provvedimenti restrittivi della libertà personale".
I lavori di messa in sicurezza oggetto del sequestro da parte della Guardia di Finanza si intrecciano con le storie che vi abbiamo raccontato negli ultimi mesi, dall'imprenditore Giuseppe Tomeo, subappaltatore dell'ati che ha realizzato i lavori nell'edificio, alla denuncia di un'altra impresa subappaltatrice, riguardante la realizzazione degli impianti elettrici.
Sono sette gli indagati per falso e truffa ai danni dello Stato.
Del Corvo: "La Provincia si costituirà parte civile"
"Ci costituiremo parte civile nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola - questo il commento del presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo - Le irregolarità dell'impresa in un intervento di tale rilevanza hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti, rallentando in maniera determinante la conclusione dell'opera. Del resto, l'Amministrazione provinciale, già due anni fa aveva risolto il contratto con l'impresa, sospendendo l'erogazione dei pagamenti.
L'arrivo della perizia commissionata dalla Procura conferma quanto sospettato e sostenuto nella rescissione del contratto; rescissione, tra l'altro, impugnata dall'imprenditore disonesto con richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro. La perizia permetterà agli uffici della Provincia di elaborare la variante per l'avvio dei lavori che restituiranno l'istituto scolastico De Nino-Morandi agli studenti, secondo le norme di sicurezza sismica.
La vicenda fa emergere la necessità di effettuare le verifiche di sismicità, che ad oggi, solo pochi Comuni, hanno effettuato.
Ci scusiamo per il disagio causato e ci adopereremo per trovare una soluzione più adeguata alle esigenze degli studenti e dell'attività didattica a loro dedicata".