La tragica morte di Susanna Ciccarelli, la bambina di 12 anni investita, una settimana fa, a S. Gregorio, ha riportato l'attenzione sulle condizioni di sicurezza del tratto est della statale 17, quello compreso tra Bazzano e il bivio con la Subequana.
Un tratto diventato estremamente pericoloso per automobilisti e pedoni, per via del fatto che quella che fino al 2009 era una strada extraurbana è diventata un'arteria urbana a tutti gli effetti, dove il traffico è aumentato a dismisura a causa della maggior concentrazione di automobili e mezzi pesanti. Un peggioramento frutto delle scelte emergenziali post sisma: disordine insediativo, assenza di regole urbanistiche, "esplosione" centrifuga della città.
Dopo l'incidente di domenica scorsa, sono stati in molti, tra i cittadini, a chiedere maggiore sicurezza e misure urgenti affinché quello che è accaduto a Susanna e a sua madre non avvenga mai più.
"Su quella strada" afferma Antonio Perrotti - architetto, urbanista, ex dirigente regionale e membro del Comitatus Aquilanus - "ormai c'è una promiscuità totale, data dal traffico di automobili, tir e camion diretti verso il nucleo industriale, autobus ma anche dall'attraversamento pedonale, soprattutto in prossimità degli esercizi commerciali e degli svincoli per Bazzano, Onna e S. Gregorio. Queste trasformazioni non sono state per nulla accompagnate dall'amministrazione comunale attraverso una riprogettazione del tratto viario".
Quello di una settimana fa è stato sì un incidente ma la piccola Susanna - travolta subito dopo essere scesa dall'autobus, mentre, con la madre (anche lei rimasta ferita), attraversava la strada - forse si sarebbe potuta salvare se, ad esempio, in quel tratto di strada ci fosse stato un attraversamento pedonale sicuro, come un sottopasso, o magari fosse stata presente una segnaletica orizzontale o verticale per far rallentare le auto.
In attesa che venga dato il via libera al progetto per la realizzazione della Variante Sud - l'arteria stradale che servirà a garantire un collegamento più veloce tra la zona est del Comune dell'Aquila (Bazzano-Onna-S. Gregorio) e la piana di S. Pio delle Camere e a decongestionare la s.s. 17 - per il cui completamento, comunque, serviranno anni (non siamo nemmeno nella fase di progettazione esecutiva), la viabilità potrebbe essere migliorata attraverso una serie di interventi tampone in grado di rendere la strada più sicura sia per le automobili che per i pedoni.
"La s.s. 17" dice Perrotti "è diventata un asse commerciale: sono stati fatti accessi frequenti che costringono gli automobilisti a frenare di continuo, non ci sono piste di decelerazone o accelerazione, addirittura tra un esercizio commerciale e l'altro sono state lasciate le recinzioni, per cui per spostarsi da un capannone all'altro bisogna uscire con la macchina sulla statale e poi rientrare".
"Le due strade interne al nucleo industriale, che, se fossero state dotate di sbocchi decenti, sarebbero potute diventare due strade di fruizione importanti, sono deserte. Non si è pensato a realizzare percorsi pedonali, marciapiedi, forme di attraversamento con sottopassi e sovrappassi nei punti nodali, come Onna, S. Gregorio e Bazzano. Giochiamo al rialzo su operazioni che sono impraticabili ma manca la saggezza di gestire e migliorare la qualità della vita di tutti i giorni. Un'amministrazione lungimirante non pensa ai grandi progetti, fuorvianti, dilatori ed eccesivamente costosi, ma pensa a migliorare la vita quotidiana dei suoi cittadini".