"Vorrei dire al procuratore generale dell'Aquila che non ho influenzato l'appello facendo dichiarazioni sul primo grado".
A dirlo, in un'intervista pubblicata ieri dal quotidiano La Repubblica, è il capo della Protezione civile Franco Gabrielli.
A una domanda del giornalista ("Il processo dell'Aquila ha salvato quasi tutta la Protezione civile") - inserita all'interno di un'intervista incentrata sull'ennesima alluvione che ha travolto la Liguria e sui compiti della Protezione civile - Gabrielli ha risposto così: "Quasi tutta, ha detto bene. Chi è stato condannato, il professore De Bernardinis, è la persona più vicina a noi. Non posso dirmi soddisfatto. Vorrei dire al procuratore generale dell'Aquila che non ho influenzato l'appello facendo dichiarazioni sul primo grado. A me hanno insegnato che i giudici giudicano per le prove che la pubblica accusa porta e si costituiscono in dibattimento. Quindi il tema non è il mio condizionamento ma quello che è stato portato al giudice per la sua valutazione".
Nei mesi scorsi Gabrielli era stato criticato dai familiari delle vittime per alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa a proposito della sentenza di primo grado. Un verdetto che il capo della Protezione civile aveva definito "devastante", affermazioni che furono lette come un tentativo di esercitare un'indebita pressione sui giudici della Corte d'Appello proprio a ridosso dell'inizio del processo.