Aeroporto dei Parchi, l'oscuro decollo può dirsi, oramai, definitivamente fallito.
L'amministratore delegato della Xpress spa, la società che ha ottenuto la gestione ventennale dello scalo con un sostegno pubblico di 600mila euro in 3 anni, e che aveva promesso 100mila viaggiatori nel 2014 a fronte dei 7 che effettivamente hanno volato su Preturo, convocato in Comune per presentare la documentazione richiesta a seguito della riunione dei capigruppo che ha votato all'unanimità un ordine del giorno che impegna l'amministrazione a chiedere ai propri uffici tecnici e legali un parere per valutare la possibilità di rescindere la convenzione, ha sottolineato come - al momento - non ci siano le condizioni per portare avanti la gestione.
Insomma, Giuseppe Musarella starebbe pensando di abbandonare il progetto di sviluppo dell'Aeroporto dei Parchi, amareggiato dalle situazioni negative che si sono abbattute sullo scalo.
E sono molte, in effetti. Non solo il flop dei voli annunciati e mai decollati, che avrebbero dovuto collegare Preturo a Milano Malpensa prima, a Olbia poi. La Xpress si è vista revocare il finanziamento da 800mila euro che Regione Abruzzo aveva in un primo momento assicurato per l'assunzione di 60 lavoratori. Evidenti le irregolarità nella presentazione della domanda. Inoltre, la società è stata coinvolta in alcune indagini che hanno gettato più di un'ombra sullo sviluppo dello scalo aeroportuale: l'ultima, per interramento di terra da scavo e materiali edili di risulta utilizzati per realizzare l'area di sicurezza di fine pista, finanziata - guarda un pò - dal Comune dell'Aquila.
Il lotto resta sequestrato: annullato il sequestro preventivo che era stato disposto dal Gip, infatti, è stato confermato il sequestro probatorio che resterà in vigore fino a quando non saranno ultimati gli accertamenti condotti da Forestale, Squadra mobile e Guardia di Finanza.
Così, l'aeroporto resta chiuso al traffico dell'aviazione commerciale e generale almeno fino al 12 dicembre. E chissà se riaprirà mai, a questo punto. Pare davvero improbabile, a questo punto, che l'amministrazione decida di non revocare, in autotutela, la convenzione ventennale. E pare ancor più improbabile, dunque, che la Xpress riesca a realizzare i progetti non-aviation, centro commerciale 'Zafferano Rosso' e non solo, che erano il vero obiettivo della società di Giuseppe Musarella. Altro che collegamenti aerei.
Resta lo sconcerto per i fondi pubblici investiti: 600mila euro alla Xpress in 3 anni, 46mila euro per la messa in sicurezza della pista, altri 10mila euro per il 'fantozziano' volo inaugurale, oltre ai sei milioni e mezzo impegnati nel bilancio di previsione per l'ampliamento dello scalo. Ora, si tenta il passo indietro e il sindaco Cialente è tornato a parlare di scalo di protezione civile: i soldi c'erano da tempo, però, per dare la giusta vocazione allo scalo di Preturo. C'erano risorse per 2milioni di euro, destinate dalla Regione Abruzzo.
Insomma, se non si fosse inseguito il sogno dello scalo commerciale, in tempi di profonda revisione della geografia aeroportuale del paese, oggi l'Aeroporto dei Parchi sarebbe già a disposizione della Protezione civile e non avremmo sprecato altro denaro pubblico.