Approvata la Iuc, la nuova imposta unica comunale, non senza mal di pancia e sconquassi nella maggioranza di centrosinistra, settimana scorsa l'assise consiliare ha determinato le aliquote Imu per l'esercizio finanziario 2014, fissandole allo 0,37% per le abitazioni principali di pregio, allo 0,56%per le unità immobiliari locate e allo 0,86% per le unità immobiliari non locate.
Così, si è potuto finalmente approvare il bilancio di previsione 2014 e, contestualmente, il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, e la relazione previsionale e programmatica. In data 25 settembre 2014.
A dire che il Comune dell'Aquila ha dato il via libera allo strumento di previsione delle spese, per il 2014, a fine settembre. Evidentemente, una stortura. Non imputabile, senz'altro, alla pur particolare situazione che vive l'amministrazione, impegnata nella ricostruzione della città. Capite bene che approvare un bilancio di previsione a 3 mesi dalla fine dell'anno, dopo che si è lavorato in dodicesimi per ben 9 mesi, non ha molto senso.
Ed infatti, non si scorge alcun tipo di politica al di là dei numeri. "Il senso di questo bilancio, qual è?", ha domandato in sede di discussione il consigliere di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare. Non è affatto chiaro. Eppure stiamo parlando dell'atto più importante che viene discusso nell'anno di consiliatura, dovrebbe disegnare le linee politiche che l'amministrazione intende perseguire per l'anno che verrà. A L'Aquila, tuttavia, vengono indicate quando l'anno sta per finire.
Qualche indicazione politica emerge, comunque, tra le pieghe del bilancio di previsione approvato settimana scorsa.
Manovra da 1 miliardo, De Santis: "Bilancio virtuoso"
La manovra ha un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro, di cui 150 milioni di euro destinati a spese di natura corrente, incluse quelle connesse alla gestione dell’emergenza post-sisma, e 513 milioni di euro per spese di investimento e per la ricostruzione privata.
"Nonostante il taglio dei trasferimenti dallo Stato, ed in particolare di quelli destinati all'erogazione dell'autonoma sistemazione e all’assistenza alloggiativa, ridottisi di oltre 20 milioni di euro, - ha inteso spiegare l'assessore alle Finanze e al Bilancio, Lelio De Santis - siamo riusciti a produrre un bilancio virtuoso".
"Ricordo - ha proseguito - che abbiamo avuto minori entrate per nove milioni di euro. Mancati trasferimenti per complessivi 3 milioni di euro per le operazioni manutentive e oltre 800mila euro per i fitti delle sedi comunali. A fronte, quindi, di scelte politiche ridotte all'essenziale, abbiamo salvaguardato alcune priorità. In particolare siamo riusciti a non effettuare alcun taglio sulle spese per il settore Sociale che, anzi, abbiamo incrementato, portando la disponibilità a 3 milioni di euro, sicuramente la voce più consistente del bilancio. Una voce che, ricordo, comprende le spese per mense scolastiche, trasporti, servizi socio assistenziali, attività di sostegno al reddito. Altra priorità salvaguardata è quella del settore Cultura, per il quale abbiamo portato lo stanziamento da 103 a 150mila euro per le attività promosse dal Comune, oltre a riconfermare i fondi per tutte le istituzioni culturali".
"Una particolare attenzione - ha sottolineato De Santis - è stata riservata anche al settore Turismo, per il quale sono stati previsti, nonostante il quadro finanziario difficile, fondi per 100mila euro, al fine di stimolare e sostenere la promozione turistica. Con l’auspicio che i soggetti deputati al sostegno delle attività turistiche, come la Regione e la D.M.C., riservino maggiori attenzioni al territorio aquilano".
Un bilancio dunque, stando alla maggioranza, che a fronte delle note difficoltà e criticità ha salvaguardato i settori che afferiscono ai servizi ai cittadini e alla promozione culturale e turistica della città.
Favole, per le opposizioni.
Le opposizioni: "Amministrazione lontana dalle esigenze degli aquilani"
"La verità invece è sempre la stessa, ovvero quella di un’amministrazione sempre più lontana dalle esigenze degli aquilani e sempre più distaccata dalla realtà quotidiana", hanno attaccato i consiglieri comunali del gruppo Prospettiva 2022, Luigi D’Eramo e Vito Colonna.
"Un bilancio redatto con il solo scopo di continuare a sostenere economicamente i già noti settori di interesse piddino (cultura?), in danno a tutto il resto, prevedendo investimenti pari a zero euro per settori strategici della nostra città quali i servizi relativi all’industria, all’agricoltura - hanno incalzato - solo 10 mila euro ai servizi relativi al commercio e poche decine di migliaia di euro per il rilancio del turismo".
"Come può questa maggioranza di centro sinistra continuare a parlare agli aquilani promettendo un rilancio dell’economia, dell’occupazione, del commercio e del turismo se non investe neanche un centesimo in questi settori?", si sono domandati D'Eramo e Colonna. Che hanno parlato di bilancio di previsione inutile e fallimentare.
Le indicazioni politiche
Al di là delle polemiche, dunque, quale indicazioni emergono? Se è vero che le politiche si fanno a impegno di spesa, che il bilancio di previsione enuncia gli indirizzi politici su cui è stato redatto, è chiaro che l'amministrazione sta puntando - con determinazione, e nonostante i problemi dei mesi passati - sull'aeroporto di Preturo: infatti, sono stati stanziati altri 6milioni e mezzo per l'ampliamento dello scalo gestito dalla Xpress. Che non si capisce bene cosa stia facendo a Preturo, in questi mesi, visto che aerei non se sentono rombare.
"E' un indirizzo politico chiarissimo", ha sottolineato il consigliere Ettore Di Cesare. "E non si venga più a dire che non ci sono soldi per la ricostruzione pubblica, delle scuole in particolare: l'amministrazione sta facendo delle scelte precise".
Di Cesare ha inteso chiarire anche altri aspetti del bilancio di previsione: per esempio, che per la manutenzione straordinaria del progetto Case, un patrimonio di oltre 5mila alloggi, sono stati stanziati soltanto 370mila euro. Per non parlare della manutenzione ordinaria: deciso oramai che non si farà più il bando per l'affidamento ad un nuovo soggetto, pubblico-privato, il Comune ha gettato nel cestino almeno 40mila euro per il lavoro inutile dell'advisor chiamato a lavorare all'istruzione del bando.
E a fronte di 40mila euro gettati nel cestino, sono stati investiti soltanto 5mila euro per la Protezione Civile. "È un vergogna che il Comune dell’Aquila, dopo quello che ha subito col terremoto, investa per il 2014 solo 5mila euro", ha attaccato Vincenzo Vittorini, consigliere de L’Aquila che vogliamo.
"Il comune è miope, deve chiedere scusa a questa città. Mettere 5mila euro a disposizione della sicurezza degli aquilani è un'offesa. Il Comune non sta salvaguardando il bene comune. Il Comune non sta salvaguardando la vita degli aquilani".
E non sta salvaguardando neppure l'Università, considerando che solo 13mila euro sono stati stanziati in bilancio per le politiche di accoglienza degli studenti. "E' la differenza tra le parole e i fatti", ha ribadito Di Cesare, nel suo intervento innanzi all'assise consiliare. "Tanto si è parlato di città a misura di studenti, pochissimo si sta facendo. Basti pensare alla TASI: nel decidere la quota a carico dell’utilizzatore che per legge è compresa tra il 10% e il 30%, questa amministrazione ha scelto di favorire i proprietari, applicando l’aliquota massima per gli affittuari, che dovranno contribuire appunto per il 30 % all’importo complessivo della tassa. Non si può dichiarare di volere una città attrattiva per gli studenti, non ci si può lamentare del caro-affitti e poi, alla prova dei fatti, votare provvedimenti che penalizzano proprio gli studenti e le famiglie in affitto a tutto vantaggio dei proprietari".
Il perché della decisione è presto detto: "Il maggior proprietario nella nostra città è proprio il Comune dell’Aquila che mai e poi mai rinuncerebbe agli introiti dovuti dagli occupanti degli alloggi C.A.S.E. e. M.A.P., tenuto conto tra l’altro dell’incapacità ormai manifesta nel riscuotere gli affitti e il pagamento delle utenze. L’Aquila città universitaria? L’Aquila città inclusiva? Chiacchiere".
Nei fatti si continua, insomma, "a premiare la rendita e mai il lavoro. A tutto vantaggio dell’altro grande proprietario del nostro territorio: il Fondo Immobiliare che all’indomani del sisma ha acquisito da vari costruttori locali gran parte degli immobili allora invenduti per metterli a disposizione degli sfollati in base a una convenzione con la Protezione Civile. Quel Fondo Immobiliare è costituito per lo più da banche. Si perpetua dunque un sistema in cui a guadagnarci sono sempre i soliti".
Guadagnano le banche, guadagnano i costruttori: il Comune dell'Aquila, infatti, ha in bilancio fitti passivi per 1milione e 600mila euro. Tra l'altro, la scadenza dei contratti è al 31 dicembre 2013. In altre parole, per il 2014 non ci sono contratti in essere per gli uffici del Comune. E siamo già ad ottobre. Eppure, ci sarebbero aree strategiche della città che l'amministrazione avrebbe già potuto restaurare: si pensi agli edifici dell Parco di Collemaggio o alla ex Caserma Rossi. Invece, si preferisce continuare a pagare affitti milionari a costruttori che, in alcuni casi, sono persino in causa con il Comune dell'Aquila: ricordate la vicenda di Palazzo Del Tosto? E si progetta inoltre una sede unica comunale da 30milioni di euro: "Non si pensa a ricostruire, piuttosto a costruire ancora", denuncia Di Cesare.
La 'sciatteria' del Comune dell'Aquila
Emergono altre sorprese. Nella Relazione Previsionale e programmatica 2014-2016, pare incredibile, non c'è una sola parola sull'Aquila. Viene disegnato il contesto economico in Abruzzo, attingendo a piene mani dai dati forniti dal Cresa: nulla però viene indicato per quel che riguarda la particolare condizione del nostro territorio.
Poi, vengono riportate una serie di norme della legge di stabilità 2014, di interesse dei Comuni, che non hanno però a che fare con il nostro, di Comune. Ad esempio, si legge che "al fine di favorire il rinnovo dei parchi automobilistici e ferroviari destinati ai servizi di trasporto locale, regionale e interregionale, nonché della flotta destinata ai servizi di trasporto pubblico locale lagunare, la dotazione del fondo istituito dall'articolo 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementata di 300mln di euro per l'anno 2014 e di 100mln di euro per ciascuno degli anni 2015-2016, da destinare all'acquisto di materiale rotabile su gomma e di materiale rotabile ferroviario, nonché di vaporetti e ferry boat".
Andando avanti, nella sezione 'Caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell'economia insediata e dei servizi dell'ente' si leggono dati riferiti addirittura al 2011.
Il disastro delle società 'partecipate'
Per non parlare della situazione delle partecipate: l'organo di revisione, a pagina 21, chiarisce che tutte le municipalizzate chiudono il 2013 in perdita.
Nel dettaglio:
- Asm con una perdita di 2milioni e 295mila euro;
- Ama con una perdita di 569mila euro;
- Ctgs con una perdita di 639mila euro;
- Afm con una perdita di 236mila euro;
- Sed con una perdita di 47mila euro;
- Gsa con una perdita di 967mila euro.
"Si rileva - scrive l'organo di revisione - che le società partecipate risultano essere tutte in perdita per l'esercizio 2013. Pertanto, si invita l'Ente ad accertare motivazioni ed eventuali responsabilità in merito ai maggiori costi che hanno determinato le suddette perdite ed adottare i dovuti provvedimenti".
Il programma triennale delle Opere pubbliche
Un ultimo cenno al programma triennale delle Opere pubbliche 2014-2016, certo affatto degno di una città capoluogo di Regione. E con i problemi che non serve qui sottolineare. ù
A leggere la stima dei costi per il primo anno, sono previsti 340mila euro per 'Ripristini e straordinaria manutenzione manti stradali e segnaletica', 300mila euro per 'Nuova viabilità', 300mila euro per la manutenzione straordinaria dei fabbricati comunali, 340mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole, 350mila euro per la manutenzione straordinaria della pubblica illuminazione, 350mila euro per la manutenzione straordinaria dei cimiteri, 350mila euro per la realizzazione/manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, 220mila euro per il verde pubblico.
La sensazione è che ci sia stata una suddivisione più o meno eguale senza alcuna reale programmazione.
Tra l'altro, al quadro delle risorse disponibili viene indicato, come responsabile del Programma, l'ingegner Mario Di Gregorio. La firma in calce, però, è di Berardino Tarquini. Così, l'amministrazione attiva affronta l'atto più importante che viene discusso nell'anno di consiliatura.