Mercoledì, 19 Novembre 2014 11:55

Gran Sasso, Corpo della Forestale recupera i corpi dei due alpini

di 

I soccorritori dell'esercito, personale specialisti del nono reggimento alpini, hanno recuperato, assieme ai tecnici del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, i due militari pugliesi precipitati in un burrone sul massiccio del Gran Sasso venerdì scorso, mentre erano intenti in una escursione per raggiungere la vetta del Corno Grande. I due, entrambi di origine pugliese e alpini in servizio attivo nella caserma 'Pasquali' dell'Aquila erano poi scivolati in un dirupo con diversi sbalzi di roccia per circa 200 metri, dalla via Normale direzione Valle dei Ginepri.

Si è trattato di un'operazione complessa, condotta congiuntamente dal soccorso alpino e dagli alpieri del nono alpini dell'esercito che, giunti stamani sul luogo dell'incidente, hanno messo in atto le predisposizioni tecniche per il recupero delle salme che erano state messe in delle barelle assicurate in parete. Le condizioni atmosferiche, anche oggi difficili, hanno reso estremamente impegnative le attività di recupero, che nei giorni scorsi erano state più volte interrotte a causa del forte vento e delle abbondanti nevicate. Soltanto oggi, dunque, è stato possibile recuperare i corpi dei due alpini.

Giunti ai Prati di Tivo e salutati dagli alpini del nono reggimento, i genitori e i parenti potranno soffermarsi con i loro cari nella camera ardente allestita all'interno della caserma Pasquali. Il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, titolare dell'indagine per competenza territoriale, ha già concesso la restituzione delle salme ai congiunti delle vittime.

Giovanni De Giorgi, 26 anni, originario di Galatina (Lecce) e Massimiliano Cassa, 29 anni, di Gorato (Bari), entrambi con il grado di primo caporal maggiore, non ce l'hanno fatta. E' possibile che siano stati sorpresi dal maltempo, dato che nel pomeriggio nella zona era calata una fitta nebbia, e che si siano trovati in difficoltà anche per la neve e il ghiaccio presenti sulla cima del Corno. 

Una tragedia, resa ancor più dolorosa per le difficoltà nel recuperare i corpi degli alpini. Già sabato, le squadre di soccorso avevano predisposto le operazioni per l'imbarco sull'elicottero ma il forte vento aveva impedito il verricellamento. Dunque, i corpi sono stati assicurati in barelle ancorate al suolo.

Il messaggio di cordoglio di Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio Regionale d'Abruzzo

"Professionalità, coraggio e determinazione, ma anche umanità e grande sensibilità: sono stati questi gli elementi caratterizzanti dell’operazione di recupero dei corpi dei due alpini dispersi sul Gran Sasso". A dirlo è il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio che, nel ribadire il commosso cordoglio suo e della massima Istituzione regionale nei confronti delle Famiglie delle due vittime e dell’esercito, sottolinea l’importante e complesso intervento posto in essere dalla Guardia Forestale, dai Vigili del Fuoco, dalle unità del Soccorso Alpini e dai reparti del 9° Reggimento Alpini di stanza all'Aquila.

"Un’operazione difficile anche per il carico emotivo sopportato in questi giorni di ricerche dagli stessi soccorritori, commilitoni delle vittime con le quali avevano condiviso numerose missioni  in patria e all'estero, sopra tutto in Afghanistan - ha sottolineato Di Pangrazio - Un’azione pianificata, coordinata e portata a termine con perizia, capacità tecniche e fisiche importanti e in condizioni atmosferiche e ambientali estremamente critiche. Pur in un frangente luttuoso come questo – ha detto infine Di Pangrazio - credo sia giusto stigmatizzare l’alta professionalità dei soccorritori ed esprimere loro il nostro apprezzamento e ringraziamento per quanto fanno per la comunità". 

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Novembre 2014 18:10

Articoli correlati (da tag)

Chiudi