Toyoshige Sekiguchi, monaco buddista giapponese, ambasciatore del movimento mondiale Mayors for Peace (Sindaci per la Pace)- nato nel 1982 in Giappone, con l'obiettivo primario di promuovere la solidarietà fra i popoli anche attraverso l'abolizione delle armi nucleari - è arrivato ieri mattina all'Aquila.
Sekiguchi si fermerà nel capoluogo abruzzese per tre giorni e mercoledì presenterà al sindaco Massimo Cialente la petizione mondiale per l'abolizione delle armi nucleari a partire dal 2020, promossa dai Sindaci per la Pace di tutto il mondo. Dopo la consegna ufficiale del documento, prevista per le ore 12 nella sede comunale di Villa Gioia, l'ambasciatore partirà per la "Marcia per la Pace", dall'Aquila a Enniskillen, Irlanda. Lì si terrà a giugno il prossimo G8, e Toyoshige sottoporrà la stessa lettera al sindaco della cittadina che ospiterà il summit, Kevin Marriott.
Per il monaco non è la prima volta nel capoluogo abruzzese. Si era già recato all'Aquila nel 2009, subito dopo il sisma, in occasione del G8- durante il quale venne ospitato presso il campo dell'Unicef, in via Strinella. "Fra tutte le figure che sono "apparse" durante il G8 lui era l'unico calmo"- ricorda Stefano Sbariggi, uno dei ragazzi del comitato cittadino 3e32, che maggiormente si è interessato al ritorno di Toyoshige all'Aquila.
L'ambasciatore di pace è ritornato infatti anche per ritrovare la cittadinanza e per commemorare le vittime del terremoto.
Lancia così il suo messaggio di solidarietà fra le comunità di tutto il mondo che hanno subito e continuano a subire perdite umane così grandi- causate più dall'incuranza dell'uomo che dall'imprevedibilità della natura.
Ieri pomeriggio, verso le 17, Sekiguchi ha già incontrato parte dei cittadini aquilani, presso la sede di CaseMatte, nell'ex-Ospedale Psichiatrico.
Attesa invece per oggi pomeriggio alle ore 16 la messa cattolico-buddista per la pace e le vittime del 6 aprile, che si terrà nell'Abazia di S. Giovanni Battista a Lucoli, nel giardino della memoria.
Nel frattempo NewsTown ha già incontrato Sekiguchi. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dall' "ambasciatore della Pace":
Perché è ritornato all'Aquila?
Sono qui per consegnare la lettera al sindaco Massimo Cialente, affinché partecipi anche lui insieme agli altri Sindaci per la Pace alla petizione che presenteremo al prossimo G8, nel Regno Unito. Noi chiediamo l'abolizione delle armi nucleari.
Dopo aver consegnato il documento andrò direttamente in Irlanda. A Dublino si terrà una Marcia per la Pace, poi mi sposterò a Belfast, nell'Irlanda del Nord, e camminerò ancora per la pace, da Belfast a Enniskillen. Questo perché ho già fatto richiesta per incontrare Kevin Marriott, il sindaco di Enniskillen, sede del prossimo G8, per sottoporgli appunto la petizione mondiale per la pace e l'abolizione del nucleare.
Perché sta compiendo questo "cammino della pace", partecipando a ogni G8, ormai da diversi anni.
Per diffondere il messaggio di pace e fratellanza, a prescindere dalle diverse religioni, e l'eliminazione delle armi nucleari e dei siti di produzione dell'energia nucleare.
Sono un monaco buddista, d'altronde, e prego per la pace. Per questo motivo mi reco da diversi anni presso tutti i G8, per comunicare ancor meglio il mio messaggio a tutti i paesi del mondo.
Come si sente a ritornare qui a distanza di quattro anni?
Quattro anni fa, quando venni qui, 309 persone erano morte per il terremoto. Per questo, pregando per la pace, mi recai all'Aquila in occasione del G8.
Due anni dopo, nel 2011, anche in Giappone abbiamo avuto un grande terremoto, a Fukushima. Migliaia di persone sono morte a causa del terremoto e del conseguente tsunami. E ancora oggi moltissime persone sono dovute scappare dalla propria casa e non potranno mai rientrarvi, per il rischio della contaminazione da radiazioni.
Sicuramente, anche se fra diversi anni, L'Aquila tornerà ad essere ricostruita, sarà accogliente sotto tutti i punti di vista, ma per le zone interessate dal nucleare non potrà essere mai lo stesso.
L'uomo non può vivere bene con le radiazioni portate dalle centrali nucleari e con la minaccia delle armi nucleari: questo è il mio messaggio per i popoli di tutti paesi.
Questo è un messaggio di pace importante, rivolto a tutto il mondo.
Dovunque parlano di armi nucleari e allo stesso tempo gli uomini si uccidono barbaramente per territori e religioni. Molte persone combattono per questi motivi...
Per esempio la Corea del Nord, l'Iran e Israele si sono già armati, e molti altri paesi sperano di riuscire a fornirsi di armi nucleari. Tutto ciò ci spaventa troppo.
Ora la Corea del Sud, il Giappone e gli USA vogliono privare la Corea del Nord del nucleare, ma non basta questo! Il nostro obiettivo è l'abolizione totale del nucleare: devono eliminarlo anche le grandi potenze. Solo così vivremo in pace.
Lei ha inviato anche un messaggio video al sindaco Cialente. ha ricevuto già qualche risposta?
Ho solamente inviato un messaggio in cui ricordo l'obiettivo dell'abolizione delle armi nucleari. Quattro anni fa, al G8, incontrai il sindaco e lui si dimostrò favorevole alla petizione.Per questo ho pensato di invitarlo a sottoscrivere la lettera insieme agli atri sindaci di tutto il mondo.
Quale messaggio per l'Aquila?
Sono onorato e contento di tornare ancora. Quando venni qui molte persone mi aiutarono per qualsiasi cosa, per trovare un posto dove dormire, riuscire a spostarmi, vedere cosa era successo... E anche stavolta in tanti mi stanno assistendo durante la mia permanenza. Voglio ringraziare tutte queste persone.
Sekiguchi Toyoshige: preghiera per la pace (video di Sara Occhiuzzi)