Martedì, 16 Dicembre 2014 17:31

Aeroporto dei Parchi, Xpress: "Il pregiudizio offusca il giudizio"

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L'ennesimo capitolo di una vicenda grottesca.

In serata, la Xpress srl ha diffuso sui social network alcune slide dell'ufficio marketing sui due anni di gestione dell'Aeroporto dei Parchi di Preturo. Titolo eloquente: "PREgiudizio o giudizio?".

"Abbiamo desiderato condividere con tutti alcuni dati ufficiali", ha spiegato la società su Facebook. "Il progetto può essere condiviso o meno, criticato o accettato. E' un progetto ambizioso, innovativo nel panorama nazionale. In 12 mesi non avremmo potuto fare di meglio. Lo sviluppo non può dipendere esclusivamente dal gestore aeroportuale. Lo abbiamo ripetuto molte volte. I dati dimostrano che un piccolo contribuito all'economia del territorio lo diamo anche noi. Ed in questo periodo non è poco". 

Grottesco, appunto. Stando alla Xpress, infatti, l'idea di aprire lo scalo di Preturo ai voli commerciali, con una gestione privata, è progetto ambizioso e innovativo. Non intendiamo riproporvi gli studi autorevoli che, già da anni, raccontano che il futuro dei piccolo aeroporti è la chiusura, almeno per gli scali che hanno un traffico inferiore al milione di passeggeri l'anno. Piuttosto, ci chiediamo se si possa considerare ambizioso un progetto di investimento da quasi 3milioni di euro su di un aeroporto che ha visto 'volare' soltanto 7 passeggeri. E non è corretto dire che in 12 mesi non si poteva fare di più. Al momento della firma sulla convenzione ventennale per la gestione dell'aeroporto, infatti, la Xpress aveva 'profetizzato' 100mila passeggeri per il 2014. Dunque, è stata la società ad aver lasciato intendere che si potesse fare di più. A fronte di un contributo del Comune dell'Aquila pari a 600mila euro in tre anni, quasi del tutto erogato.

Eccoli, i dati ufficiali.

pregiudizioLa Xpress ha avuto un contributo pubblico sostanzioso, ha 'ereditato' uno scalo su cui lo Stato, ai tempi del G8, aveva investito 2milioni e mezzo di euro, a cui si aggiunsero i 500mila euro assicurati da Regione Abruzzo per il completamento della pista. I lavori di adeguamento, garantiti con il 40% dei fondi stanziati dal Comune, sono stati affidati - tra l'altro - alla Bmp costruzioni, società costituita ad hoc dal gruppo Musarella, l'amministratore della Xpress. Non solo. Il Comune dell'Aquila ha finanziato anche i lavori per la messa in sicurezza della pista con uno stanziamento di 46mila euro, il fantozziano volo inaugurale per 10mila euro, ha impegnato altri 6milioni e mezzo nel bilancio di previsione per l'adeguamento della struttura, ha deciso l'ampliamento del sedime aeroportuale per due ettari, con il cambio di destinazione d'uso di terreni agricoli.

Così da assicurare alla Xpress la possibilità di costruire un centro commerciale, il vero obiettivo della società di gestione che non ha mai nascosto di puntare sulle attività "non aviation". E' scritto nero su bianco sull'offerta tecnica presentata al Comune dell'Aquila: "un importante obiettivo, in considerazione dell'esiguo numero di passeggeri sull'Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e la gestione del 'Centro commerciale Zafferano Rosso'".

La Xpress ha sempre dato per scontato che lo scalo aquilano non fosse assolutamente in grado di garantire volumi di traffico passeggeri redditizi: ha incassato il finanziamento del Comune dell'Aquila per lo sviluppo dello scalo, con l'obiettivo però di sfruttarne le potenzialità immobiliari e commerciali. 

Oggi, passati due anni, pubblicizza gli investimenti sostenuti, per poco più di 2milioni di euro. E sottolinea di aver investito avvalendosi di aziende del territorio, come fosse un merito che giustifica lo sperpero di denaro pubblico per sostenere un progetto che, sin dall'inizio, non aveva futuro e che doveva, piuttosto, garantire alla Xpress di poter gestire un centro commerciale e chissà cos'altro.
Sarebbero stati spesi 188mila euro per la sicurezza aeroportuale, 52mila euro per Enav/Tecno Sky, 132mila euro per la gestione e la manutenzione dello scalo. Con quali risultati? Un aeroporto vuoto, che ha visto pochissimi passeggeri, ad oggi chiuso al traffico commerciale dall'Enac - e fino a marzo 2015 - per la recente inchiesta sul sotterramento di macerie.

Sarebbe da chiedersi, tra l'altro, che tipo di attività svolgano ad oggi, in uno scalo chiuso, i 29 dipendenti della società. La Xpress non ha mai inteso rispondere. Anzi, sottolinea come non sia stato erogato neppure un euro degli 800mila previsti dal bando 'Lavorare in Abruzzo 3'. Dimenticando di spiegare, però, che i soldi non sono stati erogati perché Regione Abruzzo ha rilevato evidenti irregolarità nella documentazione presentata dalla società al momento di rispondere al bando stesso.

Come non bastasse, nelle slide si ricordano le indagini che gravano sullo scalo: per l'interramento di rifiuti radioattivi, che ha avuto esito negativo scrive la Xpress, e per l'interramento di macerie sotto il sedime aeroportuale, con il procedimento tutt'ora in corsoe l'area posta sotto sequestro. Forse è una dimenticanza, non è riportata però l'altra indagine, sulla gara di affidamento della gestione dello scalo, con la richiesta di rinvio a giudizio per i quattro indagati, membri della Commissione aggiudicatrice, accusati di abuso d'ufficio e falso.

"L'informazione parziale distorce quella globale", sostiene Xpress nelle slide promozionali. Resta da domandarsi chi produca, in effetti, informazione parziale.

 

 

Ultima modifica il Martedì, 16 Dicembre 2014 18:06

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