"Suona inopportuna oggi l’enfasi delle dichiarazioni del Ministro Dario Franceschini che, durante la sua visita del marzo scorso nel cratere sismico, lanciò l’operazione 'L’Aquila viva, una struttura ministeriale speciale per consentire la rinascita della città in 5 anni e la sua restituzione al mondo'. Oggi, non solo la ricostruzione risente gravemente della lentezza con cui si sta affrontando la riforma delle Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo, ma anche l’attività ordinaria delle altre sedi della regione langue per la mancanza di una Direzione stabile e con pieni poteri".
La denuncia è del Comitato di Presidenza 'Ance Abruzzo' che, dopo essersi riunito su queste ed altre emergenze, in una lettera ufficiale ha inteso sollecitare il Ministro a voler definire al più presto la questione, "dopo un anno di insostenibile impasse che sta arrecando notevole danno alle imprese di tutta la regione e oltre, all’intera filiera ed alle maestranze: gravi ritardi nei pagamenti dei lavori eseguiti, il totale blocco delle procedure per l’avvio degli interventi appaltati e programmati per il 2014 ed il 2015, nonché la mancata programmazione delle annualità successive".
A rendere ancora più assurda ed intollerabile la situazione - sottolineano i costruttori - è la piena disponibilità risorse economiche che consentirebbero di avviare immediatamente interventi per decine di milioni di euro. "Nel contesto dei fondi bloccati ed a rischio disimpegno, ci sono anche quelli provenienti dai paesi stranieri che hanno generosamente adottato alcuni monumenti e che assistono increduli alla difficoltà di erogarli e di completare i lavori. Altri appelli ufficiali al Ministro e alle autorità preposte sono rimasti inascoltati e senza risposta. Non saranno tollerati altri ritardi. E’ tempo di rispondere all’emergenza con risposte concrete e definitive".