"Vorrei tranquillizzare il capogruppo comunale di Forza Italia, l’amico Guido Liris, sulla vicenda del progetto di insediamento di una mega-struttura ospedaliera fra Chieti e Pescara. Il sostanziale ammodernamento del SSN che prevede la razionalizzazione dei presidi ospedalieri in base ai bacini di utenza, classifica le strutture ospedaliere in presidi ospedalieri di base, di primo e di secondo livello, in ordine crescente di complessità e di completezza dei servizi erogati. Si andrà certamente verso la direzione dell’accorpamento, ma è impensabile né è in progetto, che l’Abruzzo sia dotato di un unico Presidio, proprio in ordine al numero di abitanti che la nostra vasta area interna rappresenta".
Parole del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, presidente della II Commissione territorio, all'indomani della conferenza stampa indetta da parte del centrodestra aquilano per denunciare la presunta intenzione della Giunta regionale di centrosinistra di dar vita ad un 'macro ospedale' a Sambuceto, tra Chieti e Pescara, penalizzando così la struttura ospedaliera del capoluogo.
"Non si tratta, come dice Liris, di far fronte contro qualcuno, piuttosto di lavorare, come stiamo facendo da mesi, per far sì che le direttive nazionali trovino la giusta applicazione in sintonia con le diversità di tutto il territorio abruzzese", ha sottolineato Pietrucci.
"Il disegno della Regione Abruzzo dovrà dunque necessariamente prevedere accorpamenti, dotando il territorio regionale di un’azienda ospedaliera di secondo livello costiera e di una interna, ineliminabile, comprendente il comprensorio aquilano, teramano e marsico-peligno. Si tratta dunque di due Aziende, per un totale di 600mila abitanti l’una, come consente la Legge. Questo è quello che prevede il programma di centro-sinistra della Regione Abruzzo e resta l’unica strada perseguibile. Ogni altra ipotesi è dunque fantasiosa".
Pietrucci spiega poi che si sta lavorando affinché possano valere quelli che storicamente sono i punti di forza territoriali interni egregiamente erogati, per esempio, dall’Ospedale dell’Aquila, "di gran lunga quello con la migliore mobilità attiva extra-regionale e con un’offerta didattica con di alto livello qualitativo". Dunque, la promessa: "Nessuno scippo sarà effettuato ai danni della città dell’Aquila, né tantomeno alla sua Università. Bene fa Guido Liris a richiamare l’attenzione su una vicenda intorno alla quale si coagula il futuro della Regione, sebbene sia fuori luogo disegnare scenari non in linea con le attuali programmazioni regionali. L’amico Liris stia dunque tranquillo, che qui c’è chi è attento e vigila più di chiunque altro e più di sempre, solo per il bene delle aree interne".