"Dopo l'incidente di Mutignano chiediamo al ministero dello Sviluppo economico di non convocare la conferenza dei servizi in programma il 26 marzo. Occorre prendersi una pausa di riflessione e fermare il procedimento".
A parlare è Mario Pizzola, portavoce dei comitati cittadini per l'ambiente di Sulmona.
Dopo l'esplosione del metanodotto Snam avvenuta la scorsa settimana a Mutignano di Pineto, il fronte costituito dalle associazioni contrarie alla realizzazione del gasdotto Sulmona-Foligno - opera sempre targata Snam - torna a farsi sentire, rilanciando le ragioni del no e chiedendo al Governo di fermare il procedimento autorizzativo nel rispetto di una decisione presa nel 2011 dal parlamento.
"Nell'ottobre 2011" spiega Pizzola "la commissione Ambiente della Camera stabilì che un'opera così impattante e così pericolosa non poteva passare lungo la dorsale appenninica, una delle zone più sismiche d'Italia. Chiediamo al governo Renzi di tenere conto di quel prounciamento e di ascoltare i territori per azzerare tutto e trovare una soluzione alternativa".
Secondo i comitati ambientalisti - a fianco ai quali si sono schierati compatti anche i sindaci dei comuni interessati dal passaggio del gasdotto, le comunità montane, le amministrazioni separate degli usi civici, le province e la Regione - il progetto Snam è da bocciare per vari motivi.
Anzitutto per la pericolità e i rischi che l'opera avrebbe sulla sicurezza e la salvaguardia ambientale, la salute pubblica e l'incolumità dei cittadini: "L'espolosione di Mutignano conferma che questi impianti sono molto pericolosi, delle vere e proprie bombe a orologeria piazzate sotto i nostri piedi. Vorrei ricordare che il metanodotto Snam Sulmona-Foligno è un tubo grande più del doppio rispetto a quello esploso a Pineto, con una pressione molto più alta. Immaginiamo cosa potrebbe succedere in caso di incidente, ad esempio un terremoto. Sappiamo tutti che la dorsale appenninica è una delle zone più sismiche del paese".
Ma, secondo i comitati, ci sono anche problemi di metodo, vizi formali, procedure amministrative non rispettate o aggirate: "Non c'è stata" dice Pizzola "una valutazione ambientale strategica e una Via (valutazione di impatto ambientale, ndr) unica. Il progetto è stato spezzettato in cinque tronconi ma è assurdo visto che è un'opera unitaria. Inoltre, dopo i dectreti di compatibilità ambientale e di pubblica utilità, si è sdoppiato ulteriormente il procedimento andando avanti su due strade separate per il metanodotto e per la centrale di compressione di Sulmona. Quest'ultima, però, è al servizio del metenandotto, è assurdo dividere i due procedimenti".
Un altro dei punti critici sui quali la Regione e i comitati intendono far leva riguarda poi i terreni che la Snam intende espropriare, molti dei quali rientrano all'interno delle amministrazioni separate di uso civico.
Galletti (Usi civici di Paganica): "Diffida al ministero dello Sviluppo economico"
Il Consiglio dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico delle frazioni di Paganica e San Gregorio si riunirà domani, mercoledì 11 marzo, alle ore 18.00, presso il Centro Civico di Paganica, per discutere e formalizzare le azioni da intraprendere contro la realizzazione del gasdotto Snam Rete Adriatica Sulmona Foligno.
“Siamo pronti ad inoltrare una delibera di diffida nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico – afferma il presidente degli Usi Civici Paganica San Gregorio Fernando Galletti – Quella contro la realizzazione del gasdotto Snam è una battaglia che riguarda tutto il territorio della provincia dell’Aquila e che dobbiamo portare avanti con ogni mezzo. Alla luce dell’esplosione del metanodotto Snam avvenuta la scorsa settimana a Mutignano di Pineto, in provincia di Teramo, non possiamo permettere come Amministrazione Separata di Beni di Uso Civico la realizzazione di un’opera inutile e soprattutto pericolosa per il territorio aquilano ad alto rischio sismico.”
Il presidente Fernando Galletti invita tutti i cittadini a partecipare alla riunione del Comitato in programma domani presso il Centro Civico di Paganica, aperta a tutti coloro che intendono unirsi alla battaglia dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico delle frazioni di Paganica e San Gregorio.