Giovedì, 13 Giugno 2013 12:50

Al via il centro estivo a Villa Sant'Angelo, aperto anche ai minori in difficoltà

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Prende il via questa settimana a Villa Sant’Angelo (L’Aquila) il centro estivo per bambini dai 4 ai 13 anni, aperto anche a minori con difficoltà e bisogni educativi speciali.

Il centro “Aba/Vb per l'età evolutiva” - questo il nome dell’iniziativa - è gestito dall’associazione “La farfalla blu”.

Domani 14 giugno, dalle 8 alle 16.30 ci sarà l'open day, una giornata dimostrativa gratuita per tutti. La programmazione della scuola prevede attività ludico-creative e sportive, laboratori, percorsi educativi ambientali, attività per coltivare abilità relazionali ed espandere autonomie personali, gruppi fiaba e aiuto compiti.

Ci sarà anche un laboratorio artistico, tenuto dal designer Daniele Gottastia, che terminerà con una esposizione dei lavori realizzati durante l'estate. L'arte contribuisce a migliorare le capacità espressive, a favorire l'apprendimento logico-matematico e linguistico e a rafforzare la consapevolezza di sé. L'espressione pittorica può aiutare anche a superare eventuali ostacoli espressivi e comunicativi.

Tra le attività sportive, il centro, grazie alla collaborazione con la Libertas, offre corsi di ju-jitsu, tenuti dal maestro Alfredo Pellecchia. Info al 333/8870118.

Cos'è il metodo Aba/Vb? Le caratteristiche comportamentali e cognitive dei bambini con autismo rendono molto complesso l'instaurarsi di rapporti interattivi di spessore significativo. Oltre, quindi, all'utilizzo di programmi intensivi basati sull’analisi comportamentale applicata (ABA/VB) indispensabili per costruire e insegnare specifiche abilità, in campo motorio, cognitivo, comunicativo e linguistico, che possono aiutare i bambini con autismo a compensare le loro difficoltà, risulta fondamentale insegnare loro ad utilizzare tali abilità apprese nell'ambiente reale e aiutarli, quindi, a sviluppare quelle abilità sociali, dalla prossimità e dal contatto con altri alla soluzione dei problemi interpersonali, indispensabili per l'interazione con gli altri. Vivere in relazione con coetanei normodotati, infatti, costituisce un'occasione pressoché unica non solo per ricercare apprendimenti funzionali, ma anche per comprendere meglio il mondo con le sue regole, a volte così oscure ed illogiche per la persona con autismo e per generalizzare gli apprendimenti specifici acquisiti in ambito riabilitativo. L'applicazione di tali programmi si è dimostrata molto importante anche per i compagni normodotati, i quali ne traggono considerevoli benefici sia di tipo cognitivo che sociale.

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