"Ci rimane francamente inspiegabile la scelta di affidare l'incarico di responsabile dell'ufficio legale della più grande opera pubblica legata alla ricostruzione all'avvocato Antonio Boschetti. Pensiamo che nella nostra città non manchino le figure professionali in grado di dare le opportune garanzie di trasparenza per un incarico tanto delicato. Riscontriamo che nemmeno una condanna di primo grado a quattro anni per associazione a delinquere e concussione ha impedito che l'affidamento di questa consulenza divenisse operativo".
E' con queste parole che Goffredo Juchich, segretario comunale di Rifondazione Comunista L'Aquila, ha ribadito stamane la contrarietà del Partito all'affidamento dell'ufficio legale per i lavori di rifacimento dei sottoservizi all'avvocato Boschetti. "Chiediamo con forza la rimozione dall'incarico e che ci si orienti nel più breve tempo possibile verso un'altra figura professionale".
"Se non si tratta di un caso di omonimia - specificano in una nota gli esponenti di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale e Francesco Marola, segretario provinciale Prc dell’Aquila - temiamo che sia lo stesso Antonio Boschetti già consigliere regionale della Margherita, Presidente della Commissione Sanità regionale e poi assessore della giunta Del Turco, condannato a 4 anni nel processo Sanitopoli".
Il coinvolgimento di Boschetti nella più grande opera pubblica post sisma non ha suscitato solo l'indignazione degli esponenti del Prc. La notizia sta infatti rimbalzando sulla cronaca nazionale. Antonio Boschetti era stato eletto nel 2005 nel consiglio regionale con la Margherita, per poi approdare nel Pd ed aveva ricevuto da Ottaviano Del Turco l'incarico di assessore regionale alle Attività produttive poco prima dell'arresto nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria di "Sanitopoli", lo scandalo che aveva decretato la caduta della Giunta Del Turco. Il 22 luglio 2013 era arrivata poi la condanna da parte del Tribunale di Pescara a quattro anni per associazione a delinquere e concussione.
La nota completa di Maurizio Acerbo e Francesco Marola
"L'appalto per il rifacimento dei sottoservizi nel centro storico dell’Aquila – acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche – è stato giustamente presentato al momento dell’affidamento come la più grande opera pubblica del post-sisma del 6 aprile 2009.
E’ stato affidato il primo lotto di 30 milioni a un’associazione temporanea d’impresa composta da tre aziende: Acmar, Edilfrair e Taddei. Per l’esecuzione dei lavori l’ATI ha costituito la società operativa ASSE CENTRALE S.c.a r.l.
La Gran Sasso Acqua Spa, società pubblica di gestione del servizio idrico integrato, è la stazione appaltante dell’opera.
Il primo lotto consiste nella realizzazione dello Smart Tunnel, un tunnel sotterraneo all’interno del quale passeranno i principali servizi della città, percorribile a piedi dai tecnici. Renderà possibile, in caso di guasti e/o di interventi di manutenzione sulle reti, è semplice individuare il problema ed intervenire. Tutte le notizie sul progetto sono reperibili su internet.
Tra le notizie che trovate sul sito c’è quella che la responsabilità dell’ufficio legale di questa opera è affidato all’avvocato Antonio Boschetti.
Se non si tratta di un caso di omonimia temiamo che sia lo stesso Antonio Boschetti già consigliere regionale della Margherita, Presidente della Commissione Sanità regionale e poi assessore della giunta Del Turco, condannato a 4 anni nel processo Sanitopoli.
In tal caso non possiamo che denunciare con fortissima indignazione che sulla ricostruzione continuano ad affollarsi ombre come del resto accade nella vita politica regionale. Possibile che per seguire un appalto a L’Aquila si debba chiamare un avvocato di San Salvo, cioè di uno dei comuni abruzzesi più distanti dall’Aquila, per giunta condannato in primo grado?
Da quel che sappiamo il PD non ha mai messo fuori dalla porta il condannato Boschetti che partecipa normalmente a iniziative pubbliche, nel suo territorio continua a esercitare una forte influenza politica e probabilmente ha pure la tessera in tasca.
La Gran Sasso acqua è una società pubblica di cui è azionista il Comune dell’Aquila che è guidato da un sindaco PD, in una regione guidata da un presidente PD frequentatore abituale di aule giudiziarie. Il Presidente della Gran Sasso Acqua è Americo Di Benedetto, esponente renziano del PD.
E’ forte la sensazione che il sistema di potere del PD abruzzese non solo non sia in grado di allontanare perlomeno i condannati ma che questi si ricavino uno spazio nel rapporto tra politica e imprese o comunque vengano tutelati e ricollocati magari in attesa della solita prescrizione.
Di tutto questo il Partito Democratico ma anche le imprese che hanno ottenuto l’appalto dovrebbero rendere conto all’opinione pubblica aquilana, regionale e nazionale.
Se Antonio Boschetti è proprio quello lì vien subito da domandarsi: perché Boschetti ricopre quel ruolo?"