Domenica, 23 Giugno 2013 18:19

Serata speciale in piazza Duomo: riuscita la magia del "palco a pedali"

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I patti erano chiari sin dall’inizio: la fatica degli aquilani in cambio del concerto. Passione per la bicicletta, muscoli più o meno allenati e, soprattutto, chiappe sufficientemente abituate a sopportare a lungo la forma triangolare del sellino i requisiti richiesti per alimentare, con l’energia prodotta dalle proprie pedalate, luci-strumenti-amplificatori del concerto dei Têtes de Bois, sabato sera in piazza Duomo.

Un vero e proprio "palco a pedali". 128 biciclette al posto delle poltrone in platea. Coppie di innamorati, gruppetti di amici, un papà con i suoi bambini, gente che si è conosciuta per caso dandosi il cambio tra una canzone e l’altra. E’ stato un viaggio tra immagini, canzoni, racconti e versi, tra raggi, manubri e gli splendidi palazzi della piazza del mercato che, illuminata da una luna meravigliosa e dalle poche luci del palco, sembrava volesse nascondere le sue ferite. Una serata magica, che la band di Andrea Satta ha regalato alla città portando un messaggio importante: osate, rendete la tragedia una utopica possibilità. Trasformate il centro storico in un posto a misura di bambini, di anziani, amico della bicicletta e senza più automobili.

Una band assurda i Têtes de Bois, non nuova a trovate di questo genere. Si sono esibiti sulle scale mobili, nei sotterranei dei metrò, a bordo di un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956 trasformato in palco ambulante, in fabbriche abbandonate, in tram, in stazioni ferroviarie, in teatri prestigiosi e in centri sociali. Tanto per raccontarne una, Andrea Satta, cantante a leader della band, oltre a essere un ciclista incallito è la mente del progetto I riciclisti, un libro dedicato alla passione per le due ruote abbinato ad un Cd con 4 brani che fungono da ideale colonna sonora alla lettura. Insomma, da un tipo così non era difficile aspettarsi una trovata come il "palco a pedali". Ovviamente, sa circondarsi da gente sufficientemente visionaria da trasformare l’utopia in realtà. Come Francesco Di Giacomo, voce storica del Banco del Mutuo Soccorso, come Gino Sebastianelli, un ingegnere romano che gestisce la sua doppia vita con allegra schizofrenia, l’uomo che ha progettato l’idea di agganciare le biciclette a speciali cavalletti collegati a delle dinamo a eccitazione indipendente, messe in parallelo cinque a cinque e collegate ad un regolatore di tensione per produrre l’energia elettrica necessaria a far funzionare tutte le apparecchiature.

Il concerto è, così, a impatto zero. E i protagonisti sono gli spettatori: se smettono di pedalare, la musica si spegne. Tutti sono indispensabili alla riuscita del concerto. Sui volti dei tanti che sono arrivati in piazza Duomo, si leggeva la soddisfazione di partecipare ad un progetto unico al mondo, focalizzato su temi sempre più dibattuti e centrali per il futuro della ricostruzione della nostra città: la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, la tecnologia a sostegno della tutela ambientale.

Lo hanno ricordato, dal palco, le associazioni che si sono impegnate affinché il "palco a pedali" arrivasse a L’Aquila: CooperAction, Movimento Tellurico, Têtes De Bois, A Sud, ActionAid, ArcheoClub L'Aquila, Comitato 3e32, Circolo Arci Querencia, Comitato Osservatorio NordOvest, Donne in Campo – CIA, Ethnobrain, FIAB, Gruppo AQuisto Locale, GreenEagle Srl, Onna Onlus, Panta Rei, Piazza d'Arti, Policentrica. A loro il ringraziamento per aver regalato alla città una serata davvero speciale.

Tetes de Bois
Tetes de Bois
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Ultima modifica il Domenica, 23 Giugno 2013 19:24

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