A darne notizia è il quotidiano Il Centro.
Il pm Roberta D'Avolio ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone: Walter Specchio, già direttore generale della Provincia dell'Aquila; Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento dell'appalto dei lavori; Domenico Palumbo, ex assessore ai Lavori pubblici; Antonio De Lellis, Simplicio Torrelli, Valentina Di Cosimo e Domenico Cifani, impreditori e tecnici. Le accuse contestate sono di falso e truffa. L'udienza preliminare si terrà il 7 ottobre.
Secondo la procura, sarebbero state commesse delle irregolarità nelle procedure di affidamento degli appalti, assegnati dall’amministrazione provinciale dell’Aquila.
Ricorda Il Centro come l'inchiesta, partita nel 2012, portò all'arresto di Specchio e subì una svolta quando si incrociò con la vicenda di Massimo Tomeo, l'imprenditore vastese barricatosi più volte negli uffici della provincia dell'Aquila, a via Monte Cagno, per protestare per i mancati pagamenti, da parte di un’Ati, per prestazioni eseguite dalla sua impresa, la Mcr srl, ditta subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso De Nino – Morandi.
"Anche grazie alle denunce presentate dall'imprenditore Tomeo, a gennaio 2014" scrive Il Centro "la Finanza dell’Aquila aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250 mila euro nei confronti della società , capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza del citato istituto scolastico. Nel corso del procedimento gli accusati sono assistiti dagli avvocati Biagio Tempesta, Antonio Milo, Maurizio Capri, Giulio Agnelli. Ora che l’udienza è stata fissata (una delle prime a svolgersi nel palazzo di giustizia ristrutturato in via XX Settembre), è verosimile che la stessa Provincia si costituisca parte civile. «Ci costituiremo parte civile nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola», questa fu la promessa del’ex presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, «le irregolarità hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti»".