Il giudice per le udienze preliminari del tribunale dell'Aquila ha accolto la richiesta di rinvio giudizio per sette persone, accusate di aver compiuto illiceità nell'ambito dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza antisismica di due scuole di Sulmona, l'Itc A. De Nino e l'Itg R. Morandi, che sarebbero almeno in parte difformi dalle opere previste nel progetto.
Sul banco degli imputati Walter Specchio, già direttore generale della Provincia dell'Aquila, Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento dell'appalto dei lavori, Domenico Palumbo, ex assessore provinciale ai Lavori pubblici, Antonio De Lellis, Simplicio Torrelli, Valentina Di Cosimo e Domenico Cifani, impreditori e tecnici.
Le accuse contestate sono di falso e truffa ai danni dello Stato.
La procura dell'Aquila aveva chiuso le indagini nel luglio scorso, con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pd Roberto D'Avolio.
L'inchiesta, partita nel 2012, aveva portato all'arresto di Specchio e ha subito una svolta quando si è incrociata con la vicenda di Massimo Tomeo, l'imprenditore vastese barricatosi più volte negli uffici della provincia dell'Aquila, in via Monte Cagno, per protestare per i mancati pagamenti, da parte di un’Ati, per prestazioni eseguite dalla sua impresa, la Mcr srl, ditta subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso De Nino – Morandi.
Anche grazie alle denunce presentate dall'imprenditore Tomeo, a gennaio 2014, la Finanza dell’Aquila aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250 mila euro nei confronti della società, capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza del citato istituto scolastico.