La senatrice del Pd Stefania Pezzopane torna a lanciare un allarme sul Cup (centro unico prenotazioni) dell'ospedale S. Salvatore dell'Aquila.
Secondo la Pezzopane, la vicenda - che sembrava essersi conclusa positivamente lo scorso giugno con la riassunzione a tempo indeterminato e senza contratti di prova di tutti e 32 i lavoratori - ”continua a mostrare ancora enormi criticità”.
"Nelle scorse settimane” scrive la senatrice in una nota “ho avanzato una richiesta di accesso agli atti, per verificare come fosse stata gestita la vicenda dell'appalto al nuovo gestore. Da una prima lettura di quelle carte, che sono riuscita ad ottenere dopo qualche sollecitazione emerge che la vicenda ha degli aspetti poco chiari e che ci sono alcune clausole del contratto dei lavoratori che non vengono rispettate. A tutto ciò si aggiunge che circa la metà dei lavoratori non ha percepito lo stipendio. La situazione è diventata insostenibile e alcuni operatori del Cup, che mi hanno contattato nei giorni scorsi, sono davvero arrivati all'esasperazione”.
Di qui l'appello a Asl e Regione a intervenire: “Come mai Regione ed Asl rimangono silenti di fronte ad una situazione del genere? Perché gli stipendi non vengono pagati con regolarità a tutti e le clausole del contratto non rispettate? Chiedo che venga fatta chiarezza al più presto - conclude la senatrice del Pd - e sollecito una verifica della situazione, attivando i consiglieri regionali del territorio affinché prendano in mano la situazione, diventata ormai davvero critica".
Le cose, però, sembrerebbero stare in modo diverso rispetto alla versione allarmistica fornita dalla senatrice Pezzopane.
“E' vero, ci sono alcuni lavoratori che, dal giorno della riassunzione, ancora non percepiscono lo stipendio” afferma a NewsTown Giuliana Vespa, segretario provinciale dell'Ugl, il sindacato che più di tutti si è occupato della sorte dei dipendenti del cup “ma sono poco meno di una decina e appartengono tutti alla società Sgs/Tutor service. Un'altra criticità riguarda le trasferte: stando al contratto, questi lavoratori dovrebbero andare a lavorare a Sulmona e Avezzano a spese proprie. Abbiamo chiesto all'azienda un incontro per affrontare tutte queste questioni, stiamo aspettando di essere convocati. Contiamo di arrivare a un accordo ma è ovvio che se le criticità dovessero persistere intraprenderemo tutte le azioni del caso”.