Mercoledì, 16 Settembre 2015 13:33

Cementificio Sacci Cagnano: gruppo Buzzi Unicem presenta offerta di acquisto

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"La società Buzzi Unicem, con sede a Casale Monferrato (Alessandria), ha formalizzato, ieri, un'offerta di acquisto del cementificio Sacci di Cagnano Amiterno, che dallo scorso anno opera in regime di concordato preventivo".

A darne notizia è Pietro Di Natale, segretario regionale Filca-Cisl.

"L'offerta", spiega Di Natale, "prevede l'acquisizione, entro marzo 2016, di cinque stabilimenti in Italia, tra cui il cementificio di Cagnano Amiterno, tre terminali inattivi e 27 impianti per la produzione di calcestruzzo, tra cui quello di Bazzano (L'Aquila). Il prezzo provvisorio di acquisto è stato stabilito in 74 milioni di euro, finanziato dalla Buzzi Unicem con disponibilità liquide o linee di credito in essere. L'offerta", sottolinea il segretario regionale Filca-Cisl, "sarà valida e vincolante a condizione che la Sacci la inserisca, entro il 21 settembre 2015, nella procedura di concordato preventivo".

Lo stabilimento di Cagnano occupa, al momento, 96 tra operai, impiegati e autisti. L'estate scorsa i lavoratori erano entrati in stato di agitazione perché l'azienda li aveva messi in cassa integrazione a zero ore. Una vicenda che NewsTown vi aveva raccontato e che aveva fatto molto discutere: un cementificio in crisi nel cantiere più grande d'Europa è, in effetti, un paradosso.

"L'auspicio", aggiunge Di Natale, "è che l'operazione vada in porto per salvare i livelli occupazionali e rafforzare la presenza sul territorio di un'azienda che ha fatto la storia produttiva nel settore del cemento all'Aquila e in Abruzzo. Una crisi, quella della Sacci, unica industria del cemento dell'Aquilano, che lascia interdetti in quanto si consuma in quello che dal terremoto del 2009 viene considerato il cantiere più grande d'Europa dove, nel solo settore edilizio privato, sono già stati spesi 3,6 miliardi".

Attraverso l'offerta di acquisto del ramo d'azienda, il gruppo Buzzi Unicem, che vanta 12mila dipendenti e opera in dieci Paesi nel mondo, "riafferma l'intenzione di svolgere un ruolo attivo nel processo di consolidamento del settore in Italia, attraverso sinergie produttive e commerciali, economie di scala e razionalizzazioni industriali".

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