E' polemica sullo spostamento del seggio elettorale della VII circoscrizione del Comune dell'Aquila, a pochi giorni dalle elezioni dei Consigli territoriali di partecipazione, una sorta di consigli di quartiere, previste per domenica 11 ottobre nel capoluogo.
Inizialmente previsto nel campo atletico di Piazza D'Armi, il seggio per i residenti dei quartieri di Santa Barbara, Pile, Santanza, zona Stazione e Sant'Antonio è stato spostato alla sede comunale di via XXV Aprile. Per intenderci, il viale che porta alla stazione ferroviaria.
La decisione, arrivata a pochi giorni dal voto, ha fatto sobbalzare alcuni candidati nella circoscrizione, soprattutto in relazione al materiale stampato (e autofinanziato) in cui si indicava il seggio precedentemente comunicato dal Comune.
Uno dei candidati, Andrea Piermarocchi, ha presentato all'ente un'istanza di revoca in autotutela della delibera che ha sancito lo spostamento del seggio, chiedendo che venga ripristinata la situazione precedente. E in effetti siamo di fronte a un episodio curioso, che potrebbe portare ancora meno cittadini alle urne, per una tornata elettorale per la quale la città è rimasta piuttosto fredda.
Del cambiamento in zona cesarini si è lamentato anche Davide Ardovino: "Assistiamo increduli all'ennesima mancanza del Comune su queste tribolate elezioni di circoscrizione - sottolinea in una nota il candidato - Mancano ormai soli tre giorni alle elezioni e i sistemi d'informazione, largamente insufficienti per tutto il periodo delle elezioni, difficilmente riusciranno ad arrivare all'elettorato della nostra circoscrizione". Ardovino chiede il rinvio delle elezioni, come qualche giorno fa ha chiesto anche l'altro candidato Carlo D'Emilio.
Quest'ultimo qualche giorno fa aveva anche sottolineato come "l'elenco dei candidati sia stato riportato in maniera difforme rispetto ai fac-simili per le votazioni".
Al pasticcio sul seggio della VII circoscrizione si uniscono anche tutte le criticità di cui questo giornale ha già parlato nelle settimane scorse [leggi l'articolo]. Elezioni preparate in fretta e furia, quelle dei Consigli territoriali di partecipazione, che poco giovano alla "partecipazione".
Speriamo che, da lunedì prossimo, siano almeno utili ai "territori". (m. fo.)