Giovedì, 26 Novembre 2015 15:03

Grandi Rischi, Lcv: "Testimonianza da brividi di Cialente scagionò gli imputati"

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"Aver mantenuto nei tre gradi di giudizio la condanna per il rappresentante dello Stato (Presidenza Consiglio dei Ministri-Protezione Civile) è una vittoria enorme". Inizia così la nota, letta oggi nel corso del consiglio comunale, del gruppo civico L'Aquila che Vogliamo, presieduto dal consigliere comunale Vincenzo Vittorini, che nel terremoto ha perso moglie e figlia ed è da sempre uno dei più attivi parenti delle vittime del sisma. Il riferimento, naturalmente, è alla sentenza della Corte di Cassazione di Roma nel processo Grandi Rischi.

Vittorini afferma "la rabbia e la delusione della sentenza di grado" ma sottolinea anche il "silenzio assordante" delle istituzioni comunali (Consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, sindaco e giunta) nei confronti della sentenza. Per il consigliere comunale di Lcv nel processo di primo grado ci fu una "testimonianza da brividi del sindaco", che di fatto avrebbe scagionato gli imputati aprendo le porte all'assoluzione.

In ultimo, Vittorini pone all'attenzione l'assenza del Comune dell'Aquila nella prima udienza nell'ambito del processo Grandi Rischi bis, che vede imputato per omicidio colposo Guido Bertolaso.

Il discorso completo di L'Aquila che Vogliamo

Aver mantenuto nei 3 gradi di giudizio la condanna per il rappresentante dello Stato (Presidenza Consiglio dei Ministri-Protezione Civile) è una vittoria enorme perchè acclara definitivamente che, a L'Aquila, lo Stato ha sbagliato ed ha ucciso. E' stata fatta passare in secondo ordine perché l'operazione mediatica continua!

Rimane la rabbia e la delusione per il ribaltamento della sentenza di primo grado, in Appello ed in Cassazione, basato su escamotage, cavilli, magheggi ed artifizi legali, come la testimonianza da brividi del sindaco in primo grado che di fatto li ha scagionati, che hanno reso non punibile l'imperizia, l'imprudenza e la negligenza della parte scientifica della "cosa anonima", ovvero la fantomatica Commissione Grandi Rischi. Mi sono chiesto ed oggi mi chiedo e per sempre mi chiederò chi erano, cosa erano venuti a fare e dire a L'Aquila, cosa rappresentavano quei 6 "uomini di scienza".

Nel nostro Paese, purtroppo l'assunzione di responsabilità latita e lo Stato insabbia scientificamente ed artificiosamente la realtà dei fatti.
Provo dolore per le parti civili escluse nei vari gradi di giudizio: tutti siamo stati tranquillizzati! Come familiare provo delusione e rabbia nei confronti della mia città che ci ha lasciato soli in questa battaglia e che ha già dimenticato i propri morti. Provo riconoscenza e ringrazio quella manciata di Aquilani che ci è stata vicina in questo percorso di 6 anni.

Come consigliere comunale provo rabbia e delusione perché nessuno in questa assise, sindaco, giunta, consiglieri di maggioranza e di minoranza, ha pronunciato una parola sulla sentenza. Silenzio assordante! Vi ricordo che la sentenza afferma che la Protezione Civile ha ucciso! In altri Comuni ci sarebbe stata una netta presa di posizione. Qui no!

Come, ed è amaro, è stato assente il Comune alla prima udienza del processo a Guido Bertolaso, ex capo dipartimento della protezione civile ed ex sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio dei ministri all'epoca dei fatti. In altre città, per situazioni simili, e' stato presente il sindaco con fascia tricolore a testimoniare la vicinanza della città, stretta e vicina ai suoi figli.

Tutto ciò può significare o l'indifferenza verso chi non c'è più e verso chi combatte per verità e giustizia oppure, peggio, "collusione" con il sistema politico italiano dal quale non ci si discosta oppure è arrivato a destinazione ed ha colto nel segno il "pizzino" lanciato dall'avv. Sica (avvocatura dello Stato) durante il processo di Appello quando "annunciò i miliardi per la ricostruzione che sarebbero arrivati a L'Aquila" e cosi facendo ha azzittito e asservito tutti: classe politica e cittadini. Rendendoli collusi al potere di Stato in cambio di una manciata di denari per la ricostruzione!

In entrambi i casi è vergognoso!

Signor sindaco e signori consiglieri di maggioranza e di minoranza ma vi costa davvero tanto essere a fianco delle vittime e di chi combatte per verità e giustizia? Signor sindaco le costa davvero tanto dire come sono andate effettivamente le cose durante la famosa, fantomatica e mai svoltasi riunione della Commissione Grandi Rischi?

Questo consiglio comunale ha preso posizione nei confronti di recenti sentenze "da brividi e scandalose" (Aldovrandi, Cucchi et al.) ed invece su quella che interessa la nostra comunità con condanna ed assoluzioni: il nulla!

Ma se a quasi sette anni dalla nostra tragedia questa città non ha eretto un monumento a futura memoria e ricordo delle vittime ci sarà un motivo che è quello che ho sempre denunciato, assumendomene la responsabilità, e cioè del peccato originale di una coresponsabilità dell'istituzione locale nella vicenda, che, anche se non penalmente perseguibile, rimane a livello etico e politico ed è sotto gli occhi di tutti!

Oggi, questo consiglio comunale, riconosce il genocidio del popolo Armeno in occasione del suo centenario. Per la nostra tragedia nessun riconoscimento. La storia un domani lo scriverà a caratteri cubitali!

La battaglia per la verità e giustizia continua. Senza se e senza ma. Da soli! 

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