La smart city, la città della ricerca e della conoscenza che ha concorso per il titolo di capitale europea della cultura, il capoluogo di Regione che affronta un difficilissimo processo di ricostruzione a seguito del sisma.
L'Aquila che saluta orgogliosamente la straordinaria scoperta di oltre mille ricercatori, appartenenti a 133 istituzioni scientifiche in tutto il mondo, tra cui il Gran Sasso Science Institute, che, in un sol colpo, hanno osservato le onde gravitazionali e dimostrato l'esistenza dei buchi neri, il prossimo 25 febbraio discuterà il fenomeno delle 'scie chimiche'.
Dopo aver perso più di qualche ora sul crocefisso in aula, nell'ultima assise, il Consiglio comunale, infatti, dibatterà un ordine del giorno bipartisan che intende chiedere al governo di fare chiarezza sul fenomeno delle scie chimiche e, soprattutto, di informare i cittadini delle possibili conseguenze sulla salute pubblica.
A presentarlo, il capogruppo di Centro Democratico Ermanno Giorgi che ha raccolto le firme del capogruppo del Pd in Consiglio, Stefano Palumbo (che ha poi deciso di ritirare la firma, però), Marco Cimoroni (Api), del capogruppo di Forza Italia Guido Quintino Liris e di Emanuele Imprudente (Noi con Salvini) tra gli altri.
"È la prima volta che da un’istituzione pubblica arriva un’esortazione di questo genere al governo", ha dichiarato soddisfatto Giorgi. "Non si capisce perché di questo fenomeno si parli soprattutto sul web e mai nelle aule istituzionali. Vogliamo che il governo dica la verità perché i cittadini hanno il diritto di sapere. È particolarmente importante che a stimolare questo dibattito sia la città dell’Aquila, il capoluogo della Regione verde d’Europa".
Dunque, l'analisi accademica: "Tutti coloro che affermano che le scie siano da ricondurre a fenomeni di condensazione dicono una sciocchezza, che può essere confutata facilmente sul piano scientifico. Se fosse così, il fenomeno dovrebbe verificarsi in un clima freddo ad almeno 8000 metri di altitudine, mentre gli aerei che lasciano le scie si incrociano ad altezze molto più limitate. Non si capisce, inoltre, quale sia la provenienza di questi mezzi, che immaginiamo si possa tuttavia ricondurre ad aeroporti militari".
Poco importa se la comunità scientifica, e gli enti governativi, abbiano ripetutamente dimostrato l'assoluta inconsistenza e incoerenza scientifica di tali asserzioni. Poco importa se il Governo Italiano sia stato chiamato a fornire analoghe risposte a diverse interrogazioni parlamentari, poco importa se numerosi piloti ed esperti di meteorologia, riviste e programmi di divulgazione scientifica, abbiano definito nient'altro che "una bufala" la discussa teoria delle scie chimiche: il capoluogo della Regione verde d'Europa non può che interrogarsi sul fenomeno, a livello istituzionale.
L’Aquila, Possibile: "Attoniti e basiti da odg su scie chimiche, è uno scherzo?"
"Siamo esterrefatti dalla lettura dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. Due settimane fa – si legge in una nota del Comitato aquilano di Possibile - attraverso una lettera aperta allo stesso Consiglio, avevamo chiesto con urgenza la votazione ed approvazione di una mozione di contrarietà alle Riforme del governo, in scia ad altre importanti Amministrazioni comunali del Paese. Leggiamo invece che c’è un odg 'su scie chimiche, di cui siamo attoniti e basiti".
"Evidentemente, il futuro assetto costituzionale del Paese e delle sue Istituzioni è qualcosa di cui importa poco o niente ai consiglieri, che preferiscono sprecare tempo con le scie chimiche: cos’è uno scherzo di un carnevale postumo? Dopo la scoperta delle onde gravitazionali, scopriamo un buco nero nella Sala consiliare? O magari dovremo aspettarci un prossimo odg sull’Area 51. In ogni caso – conclude la nota- riteniamo tutto molto avvilente, nei confronti della città e della sua comunità cittadina in essa rappresentata, che merita ben altro tenore di discussione e contenuti all’altezza".