Giovedì, 08 Settembre 2016 18:02

Villa Sant'Angelo, torna la festa della lumetta. Raccolti 7mila euro per Amatrice

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Sabato e domenica prossimi, 10 e 11 settembre, torna il tradizionale appuntamento con la Festa della Zucca, conosciuta anche come festa della "lumetta", a Villa Sant'Angelo (L'Aquila).

Per dimostrare vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso, infatti, una parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza. Un altro atto di solidarietà da parte della comunità di Villa Sant'Angelo (una delle più colpite dal terremoto del 2009), dopo la cena in solidarietà ad Amatrice, che sabato scorso ha visto la partecipazione di più di 300 persone, con circa 7mila euro raccolti, donati al Comune del reatino (di cui era presente una consigliera comunale).

Un "antipasto" della festa della zucca, che gode del sostegno di diversi sponsor ed è patrocinata dal Comune di Villa Sant'Angelo, ci sarà venerdì con i giochi per i più piccoli organizzati dal Centro sportivo italiano in collaborazione con gli operatori locali del servizio civile.

Sabato e domenica, invece, alle 18:30 ci sarà l'apertura degli stand (600 posti al coperto) e sarà possibile degustare i classici prodotti tipici preparati dai volontari dell'associazione "La Lumetta" che cura l'organizzazione dell'evento.

Il consueto appuntamento con le "lumette", le zucche intagliate e illuminate del concorso "ZuccArt", ci sarà domenica per tutto il corso del pomeriggio, con premiazione dei vincitori alle 22, a seguire l'incendio della pupa e i fuochi pirotecnici.

Nel corso delle serate sarà possibile ballare nella pista del parco comunale "Tiero Pezzuti", che ospita l'evento. La manifestazione, con l'edizione corrente, tocca il traguardo del ventiduesimo anno di età.

La tradizione delle lumette a Villa Sant'Angelo ha origine antica: le zucche venivano appese agli alberi sulla via che conduceva alla chiesa della Madonna delle Prata, dove l'8 settembre veniva venerata la Madonna delle Grazie. All'epoca, alla fine delle funzioni religiose, il luogo era talmente buio che si pensò di illuminarlo con le "lumette", zucche scavate al cui interno sono inseriti ceri e candele. (m. fo.)

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