Il Circolo Arci Querencia e il Comitato territoriale Arci L'Aquila hanno organizzato una tavola per i diritti umani che si terrà domani, mercoledì 11 luglio alle ore 18.30. L'incontro, aperto a tutti i cittadini e alle realtà del territorio che operano in ambito sociale e culturale, si svolgerà al Circolo Arci Querencia, a Piazza D'arti (Via Ficara, L'Aquila).
"Ci troviamo in un momento particolarmente difficile per l'umanità intera -scrivono in una nota gli organizzatori- Ogni giorno vengono lanciati slogan e messaggi che rimettono in discussione i diritti umani e sociali acquisiti con anni di lotte ed evoluzione culturale, civile e democratica. Decisioni e azioni politiche a livello nazionale ed europeo stanno giocando con le vite delle persone, rafforzando categorie di individui in base al reddito, alla nazionalità, alle idee, trincerandole dietro alle proprie paure e diffidenze. Stiamo alzando muri sempre più alti, abbattendo ponti che fino ad oggi hanno permesso di relazionarci non solo con altre realtà, ma anche all’interno delle nostre comunità".
"Stiamo sdoganando sentimenti come l’odio e la violenza verbale (e non solo purtroppo), accettando una comunicazione sempre più superficiale, che non educa all’elaborazione delle notizie, che non spinge alla crescita di un senso critico e all’analisi né personale né collettiva. Assistiamo a questi cambiamenti così rapidi in una sorta di immobilismo, forse frustrati, forse disillusi. In questo contesto -prosegue la nota- sentiamo la necessità di fermarci e fare una riflessione su questo fenomeno di cui anche noi inevitabilmente facciamo parte, con la speranza di iniziare un percorso condiviso che ci porti ad alzare la voce, una voce comune".
"Invitiamo quindi tutte le realtà del territorio che operano negli ambi più diversi - sociale, culturale e altri - ma anche singoli cittadini, ad incontrarci in un tavolo aperto per un analisi e un confronto, convinti che sia necessario cucire insieme i contributi di tutti coloro che credono nella necessità di attivarsi a difesa dei diritti umani -concludono gli organizzatori- al di sopra di sigle e di appartenenze".