Domenica, 25 Agosto 2019 13:33

Sprar, la denuncia: "Il Comune dell'Aquila sta facendo morire il progetto"

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"Con una nota accorata, inviata ieri a tutto il Consiglio comunale, il comitato territoriale Arci che gestisce il progetto di accoglienza, ha comunicato le enormi difficoltà che attraversa ormai da tempo e che, se non risolte tempestivamente, provocheranno la chiusura del progetto stesso".

Lo afferma, in una nota, Coalizione sociale che torna ad intervenire sulla gestione dell'accoglienza secondaria in città, caratterizzata da un atteggiamento di passività e immobilismo da parte dell'amministrazione. Ne abbiamo su scritto in modo dettagliato più volte su newstown [qui, qui e qui gli approfondimenti], denunciando anche come le modalità di affidamento dell’appalto di servizi per la prosecuzione, per il triennio 2017/2019, del Progetto Sprar da parte dell'ente titolare, il Comune dell'Aquila, abbiano richiamato l'attenzione dell'Anac.

L'autorità ha avviato l’istruttoria in seguito ad una nota del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno che segnalava "alcuni profili di anomalia relativamente alla prosecuzione da parte del Comune dell’Aquila, per il triennio 2017/2019, del progetto denominato «Battiti di integrazione» nell’ambito dello Sprar", l’Ufficio Vigilanza Servizi e Forniture dell'Autorità, con nota del 27 febbraio 2019".

Con delibera del 15 maggio 2019, dunque, l'Anac ha ritenuto le proroghe tecniche disposte dal Comune successivamente al 30 giugno 2017 non "in linea con i principi di cui all’art. 2 del d.lgs. 163/2006 e con l’interpretazione della giurisprudenza e dell’Anac, ad oggi codificate dall’art. 106 comma 11 del d.lgs. 50/2016, in quanto il ritardo nell’espletamento della procedura ad evidenza pubblica deriva da cause imputabili all’amministrazione comunale".

Inoltre il lavoro delle figure professionali impegnate nell'ambito del progetto, è reso ancora più difficile dalla mancata erogazione dei contributi relativi alle precedenti annualità, come torna a ribadire Coalizione Sociale. "È assolutamente urgente che il Comune assicuri i fondi necessari per andare avanti nell'immediato -si legge nella nota del gruppo - il comitato Arci è ancora in attesa del saldo per l'annualità 2018 e fa sapere di aver anticipato finora 280.000 €; gli operatori hanno ricevuto l'ultimo stipendio a febbraio. Questo perché il Comune non procede ancora a depositare presso il Ministero dell'Interno la rendicontazione del 2017, presentata dall'Arci a gennaio 2018; né del resto ha ancora provveduto alla nomina, obbligatoria per legge, del revisore indipendente per la rendicontazione 2018".

"Inoltre -prosegue Coalizione sociale - le proroghe tecniche che, per oltre 2 anni e mezzo, hanno di fatto sostituito la procedura di gara di affidamento del servizio per il triennio 2017/2019 sono già finite mesi fa sotto la lente di ingrandimento dell'Anac che ha ritenuto di interessare la Corte dei Conti, giudicandole "non in linea" con l'attuale normativa, in quanto i ritardi nell'espletamento della gara derivano da cause imputabili all'Amministrazione comunale.

"Ad aprile scorso, la gara per il periodo 1 luglio  - 31 dicembre 2019 è stata finalmente bandita, ha partecipato ed è stato ammesso un unico soggetto: il comitato Arci dell'Aquila, l'attuale gestore del progetto. Nonostante questo e nonostante l'ennesima proroga sia in scadenza il prossimo 31 agosto, il Comune ancora non procede all'affidamento del progetto almeno per i residui 4 mesi del triennio".

"Il sindaco si defila rinviando all''assessore Bignotti, che si nasconde dietro le spalle grosse della burocrazia - l'affondo - in un gioco delle parti opaco, stucchevole e vile".

"Si vuole davvero dare seguito a un progetto che sia la Giunta che il Consiglio unanimemente hanno in più occasioni definito virtuoso? Tanto da ritenere di voler proseguire l'esperienza anche per il prossimo triennio e intraprendere un percorso analogo per l'accoglienza dei minori! Bene! Allora si ponga fine ai rimandi di competenza e si agisca immediatamente, rimuovendo tutti gli ostacoli, per lo più pretestuosi".

Coalizione sociale chiede quindi che venga "immediatamente assegnata la gara, anche per evitare ulteriori azioni dell'Anac o del Ministero. Ma soprattutto, chiediamo che, visti i ritardi accumulati, il Comune versi subito l'importo richiesto dall'Arci per portare a termine il progetto, anticipando il saldo che riceverà dal Ministero una volta completato l'iter della rendicontazione".

"Chiediamo, insomma - conclude la nota - che l'amministrazione tutta si faccia carico del ritardo accumulato, per dare seguito a un progetto di valore riconosciuto, e che si verifichino anche le responsabilità politiche a amministrative di una gestione così sciatta e inefficiente di questa vicenda".

Ultima modifica il Domenica, 25 Agosto 2019 21:54

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