Lunedì, 04 Marzo 2019 10:52

L'Aquila: in centro storico torna alla luce un altro significativo tassello identitario

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Mercoledì 6 marzo, alle 18, verrà presentato il restauro dell'aggregato edilizio che affaccia su Corso Vittorio Emanuele, all'altezza del civico 138 (dove una volta si trovava il negozio Casa dell'alpino).

Si tratta di un tassello identitario, di significativo valore storico-artistico, espressione del cosiddetto tessuto edilizio minore, che conforma la gran parte del centro storico cittadino.

Composto da tre corpi di fabbrica, il primo edificio dell'aggregato sottoposto a tutela dal Mibac è l'antica sede della "Bottega d'arte abruzzese" (1928), ma anche della "Federazione Autonoma delle Comunità Artigiane" e del "Comitato Piccole Industrie per la Provincia di Aquila" (1926). La Bottega d'arte abruzzese era pensata come una mostra a carattere permanente con lo scopo di valorizzare la produzione di artigianato artistico abruzzese. Il progetto di riconfigurazione dell'edificio di impianto quattrocentesco (di cui restano l'arco in pietra e le due cornici delle finestre del primo ordine) fu redatto dall'Arch. Mario Gioia, con la ricomposizione della facciata nelle forme attuali e l'inserimento di un secondo ordine con bifore in stucco, così come i due portali d'ingresso. 

csv2Di interesse anche l'apparato decorativo in ferro battuto sulla facciata, il raffinato soffitto in legno lavorato ad incisione nel vano al piano terra della bottega e il pannello di maioliche, che funge da insegna, realizzato dalla "Maiolica Polci" di Pescara su disegno del pittore Domenico Cifani (1884 – 1942). Gli stucchi degli elementi architettonici della facciata e i ferri battuti furono prodotti da maestri e allievi, all'interno della "Scuola arti e mestieri" dell'Aquila, erede della omonima scuola (1882) diretta da Teofilo Patini (1840-1906).

Il secondo corpo di fabbrica è un palazzetto borghese, databile nella seconda metà del XIX secolo, con negozi al piano terra, appartamenti e piano nobile caratterizzato da una maggiore altezza interpiano con volte decorate.

Il terzo è una piccola casina delle delizie ubicata sul retro, in fondo alla corte interna, che in origine faceva parte del complesso del contiguo Palazzo Carli Benedetti (XV – XVIII sec). Si tratta di un ambiente voltato, privo di finestre, ma con una sorprendente decorazione a pittura di giardino, che ricomprende elementi floreali e uccelli. Un modello che, pur nelle dimensioni contenute, rimanda ad un'ampia e costante tradizione figurativa, a partire dall'antichità classica romana.

L'intervento realizzato ha riguardato il consolidamento con miglioramento sismico, il restauro architettonico, il restauro degli apparati decorativi interni e di facciata.

Dal 1999 la proprietà del palazzo è della società Centro Estetico Angela & Delia Sette.

Ultima modifica il Lunedì, 04 Marzo 2019 21:32

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