"Il nuovo Mibact targato Dario Franceschini vedrà la nascita anche della Direzione Sicurezza del Patrimonio e del Servizio Emergenza e Ricostruzione dopo le calamità naturali: un'ulteriore testimonianza della grande sensibilità che il ministro ha sempre dimostrato per le fragilità del nostro paese mettendo in campo azioni preventive oltre a quelle di supporto ai territori in sofferenza".
A dirlo è il capogruppo del PD Stefano Palumbo che sottolinea come "l'ingresso del Museo Nazionale d'Abruzzo (MUNDA) tra i dieci nuovi musei autonomi previsti nell'ambito della riorganizzazione del Mibact sia solo l'ultima tra le attenzioni del ministro per la nostra città: dall'organizzazione nel 2014 del 'Buskers Festival di Ferrara' tra i palazzi ancora puntellati del nostro centro storico, all'avvio nel 2015 degli appuntamenti annuali con il 'jazz italiano per L'Aquila', con Franceschini alla guida del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, i riflettori nazionali sul capoluogo sono sempre stati accesi. Anche le risorse di cui ancora oggi beneficiano le istituzioni culturali e grazie alle quali l'amministrazione comunale si fa vanto per l'organizzazione di festival ed eventi di respiro nazionale sono quelle che erano state previste nel 2016 dal programma Restart per lo sviluppo delle potenzialità culturali e per l'attrattività turistica del cratere".
Aggiunge Palumbo: "È soprattutto grazie alle sue politiche quale ministro dei governi Renzi e Gentiloni che oggi l'amministrazione comunale può proporre la candidatura dell'Aquila a capitale italiana della cultura 2021. Un'evidenza che rende ancora più stridente il miope atteggiamento di Biondi nella polemica, di natura meramente ideologica, sul Festival degli Incontri, culminata con le accuse di carattere personale che il sindaco ha riservato al ministro. Invece di consolidare i rapporti con il Mibact, la natura fortemente divisiva di Biondi ha messo a rischio persino l'utilizzo di quei fondi destinati al decennale dell'Aquila, 700mila euro fortunatamente salvati nell'ultimo decreto sisma".
I progetti culturali che ancora devono vedere la luce sono molteplici e tutti fondamentali: "dall'apertura e necessaria stabilità per gli anni a seguire del MAXXI alla candidatura a capitale italiana della Cultura, dalla auspicata autonomia del festival del Jazz dai fondi ReStart alla realizzazione del Festival degli Incontri, la città ha più che mai bisogno di riaprire la fruttuosa collaborazione avuta negli anni passati con il Mibact. In attesa delle risultanze che avremo tra neanche dieci giorni sulla candidatura della Perdonanza a bene immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco, rinnovare un piano territoriale di valorizzazione e promozione della attività culturali e turistiche è più che mai necessario, farlo chiedendo aiuto a chi ha dimostrato con i fatti di saper indicare le giuste misure sarebbe nell'interesse esclusivo della nostra città".