Tornano a splendere di nuova luce gli affreschi di S. Pietro in Cryptis ad Ofena (AQ), grazie all’intervento di restauro curato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Cratere, che conclude il più generale restauro della chiesa arricchendola di una ulteriore importante novità riguardante le opere d’arte.
Se ne parlerà sabato 14 dicembre 2019, nel corso della presentazione ufficiale dei risultati degli importanti interventi di restauro, realizzati attraverso i fondi ottenuti su richiesta della Soprintendenza con le programmazioni annuali MIBACT per un progetto di recupero ad ampio raggio, comprendente la revisione della copertura, la risoluzione dei problemi di umidità, il restauro dei pregevoli affreschi interni, del portale lapideo, dei portoni lignei e dell’altare in pietra e l'adeguamento impiantistico (impianto di allarme, elettrico e fonico).
Sono state inoltre eseguite - sempre grazie a fondi MIBACT richiesti dalla Soprintendenza - le operazioni di restauro di due dipinti su tela raffiguranti "La Vergine che appare a San Felice da Cantalice" e una "Crocifissione con i Santi Francesco e Carlo Borromeo", entrambi databili agli inizi del XVII secolo e provenienti dalla Chiesa dell’Assunta annessa al convento dei Cappuccini sempre ad Ofena.
Le due pregevoli opere, trafugate successivamente al sisma del 2009, sono state fortunatamente recuperate dai Carabinieri di Capestrano (AQ), che le hanno tenute in consegna fino all’inizio del delicato intervento di recupero. Le due tele restaurate saranno nuovamente visibili al pubblico proprio all’interno di San Pietro in Cryptis, aggiungendo un nuovo importante tassello artistico all’ambiente attentamente recuperato.
L'incontro con la cittadinanza, fortemente voluto dalla Soprintendenza in collaborazione con l’amministrazione comunale di Ofena, avrà inizio alle ore 15.30 con una celebrazione presieduta da Padre Esdrasz Turek, parroco di San Pietro, e da don Antonio Curani, referente ONPMI per Colonia Frasca. Seguirà la presentazione dei restauri, con i saluti istituzionali della Soprintendente arch. Alessandra Vittorini, del Sindaco di Ofena Antonio Silveri e del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Nazareno Santantonio. Seguiranno gli interventi dei funzionari tecnici della Soprintendenza e dei restauratori: l’arch. Valerio Piovanello (architetto della Soprintendenza e RUP dell’intervento architettonico e di restauro decorativo), la dott.ssa Letizia Tasso (storico dell’arte della Soprintendenza e direttore dei restauri degli apparati decorativi), le restauratrici Debora Fagiani (affreschi) e Arianna Ercolani (dipinti su tela) e l’arch. Franco De Vitis, già funzionario di zona della Soprintendenza, nonché uno dei primi a scoprire e ad intervenire sull’edificio di San Pietro nei primi anni Ottanta.
“Siamo particolarmente lieti di poter riconsegnare alla comunità di Ofena una nuova e più preziosa immagine della loro piccola ma amatissima Chiesa di San Pietro in Cryptis”, afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini; “oggi pienamente recuperata ed arricchita dal restauro attento dei suoi affreschi e dalle opere d’arte trafugate dopo il sisma e rientrate ad Ofena grazie al lodevole impegno dei Carabinieri.”
La serata si concluderà con la firma del rinnovo della convenzione tra Soprintendenza e Comune di Ofena per la gestione (visite, aperture eventi) di S. Pietro in Cryptis.