Martedì, 14 Gennaio 2020 14:59

L'Aquila: riaprono nel 2020 Palazzo Ardinghelli, San Filippo e San Pietro

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Prosegue l'intenso programma di restauri portato avanti dal Segretariato regionale MIBAC con i tecnici della Soprintendenza: i prossimi mesi vedranno la riapertura, a fine lavori, di altri tre importanti monumenti cittadini di valore inestimabile, pronti ad accogliere i cittadini e ad ospitare nuove attività.

La chiesa capo quarto di S. Pietro a Coppito riacquisterà, finalmente, la sua funzione religiosa e liturgica; ricorderete che ad aprile del 2018 l'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, aveva benedetto la campana giunta da Agnone e innalzata, al termine di una breve cerimonia, sul campanile: si sperava che la riapertura fosse imminente, i tempi però si sono allungati. Ora, la notizia che l'edificio sacro sarà fruibile nei prossimi mesi: sarà la prima chiesa capo quarto che verrà restituita alla città.

Palazzo Ardinghelli, invece, diventerà la "casa" della nuova sede aquilana del MAXXI, Museo nazionale di arte del XXI secolo: l'inaugurazione era prevista per il 18 gennaio; di nuovo, però, si è reso necessario un rinvio a marzo per impegni dell'ambasciata della Russia che ha finanziato il restauro del palazzo. Resta la promessa che l'apertura definitiva al pubblico avverà alla fine del mese di giugno. 

Verrà restituito alla città anche il S. Filippo che tornerà ad essere luogo di teatro e spettacolo, nel suo nuovo allestimento scenografico. L'avvio della fase conclusiva dei lavori di restauro di uno dei rarissimi esempi di architettura aquilana del '600 era stato annunciato nel 2015; dopo l'intervento di consolidamento strutturale dell'edificio, dopo le finiture e la pulitura della facciata, tornata visibile a dicembre del 2014, i lavori si spostarono all’interno, con il restauro degli apparati decorativi. L'intero intervento è costato complessivamente 3,6 milioni di euro, parte dei quali (600 mila euro) raccolti dalla Sugar, l'etichetta discografica di Caterina Caselli, con le vendite del cd Domani.

Purtroppo, la mancanza di fondi ha costretto ad interrompere le restanti lavorazioni necessarie; i soldi sono arrivati di recente e, dunque, è stato appaltato il restauro del dipinto di San Filippo Neri che era rimasto indietro e che è in fase di completamento. Ora, andrà affidato l'ultimo stralcio per le poltrone della platea ma entro la fine dell'anno si dovrebbe arrivare all'auspicata riapertura al pubblico.

Ultima modifica il Martedì, 14 Gennaio 2020 17:12

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