Un video pubblicato su Facebook per denunciare, di nuovo, come i processi di ricostruzione della città dell'Aquila, che vorrebbe dirsi inclusiva, non tengano conto delle persone con disabilità.
A pubblicarlo Massimo Prosperococco, presidente del "Coordinamento associazioni di disabili dell'Aquila".
"Lo sappiamo e ne teniamo conto, comprendiamo tutte le difficoltà che ogni cittadino deve subire in una città in ricostruzione dopo il sisma del 2009", scrive Prosperococco; "questa però non può essere una occasione discriminate verso le persone disabili che non possono e non devono essere considerate marginali e di peso alla città".
Prosperocco mostra, nel video, le difficoltà che riscontra a percorrere in carrozzina corso Vittorio Emanuele, il corso “stretto”, l’asse centrale, il centro bello dell’Aquila, laddove è stata realizzata una strettoia in attesa dei lavori di consolidamento su un aggregato.
"Il palazzo andava messo in sicurezza questo è certo, ma può darsi che nessuno si sia chiesto se in quel budello, che resterà così per oltre due anni, dove passano mamme e papà con passeggini, anziani con il bastone, disabili in carrozzina, giovani aitanti di corsa e distratti imprenditori si poteva fare meglio? Può darsi che nessuno abbia valutato la pericolosità di quello scalino e del marmo scivoloso e spezzato? Può darsi che nessuno si sia chiesto in caso di criticità cosa potrebbe accadere in quel budello? Può darsi che nessuno abbia pensato di mettere un cartello di attenzione all’ingresso? Può darsi che nessuno si sia posto il problema che sarebbero bastati 10 cm (dieci) in più per garantire un passaggio sicuro e accessibile a tutti? Può darsi che nessuno abbia pensato di mettere almeno una 'pezza a colore' in quelle buche?".
Domande retoriche, evidentemente. "Ebbene no, proprio nessuno, solo vuote frasi che contengono la parola disabilità e sicurezza. Intanto, qualche settimana fa io sono volato, lanciato come una catapulta dalla mia sedia 'grazie' alle buche della 'pavimentazione' del centro di questa bellissima città in ricostruzione. Resistiamo non possiamo fare altro".
Consorzio Filomusi Guelfi: "I lavori termineranno ai primi di luglio"
Con una nota inviata alla redazione, la presidente del Consorzio Filomusi Guelfi, Claudia Aloisio - a rettifica di quanto pubblicato - specifica che "i lavori che hanno costretto al restringimento della strada termineranno ai primi di luglio, con la restituzione del Corso alla sua abituale larghezza".
Per chiarezza, poi, viene ricordato che:
"i) detti lavori sono volti alla messa in sicurezza della facciata del palazzo, che in concomitanza con lo scavo dei sottoservizi ha subito gravi danni strutturali;
ii) sono eseguiti dal Consorzio, a sue spese, che con lo stesso Comune ha concordato il termine di 60 giorni per la loro esecuzione;
iii) il Comune conosceva perfettamente il progetto di cantierizzazione, ma non si è adoperato in alcun modo per rendere più agevole la viabilità nel tratto di corso interessato dal restringimento (ad esempio, asfaltando ad hoc il breve tratto di strada)".
La presidente infine specifica che "sia il Consorzio che la società appaltatrice SoAlCo S.r.l. hanno tentato di abbreviare il termine convenuto con l'amministrazione, ma le continue lamentele dei residenti e dei commercianti hanno impedito di lavorare la mattina presto e proseguire oltre le 17 del pomeriggio, circostanza che non ha aiutato a velocizzare i lavori, necessari, ripeto, per l'incolumità pubblica".