Mercoledì, 16 Giugno 2021 13:34

ABAQ lavora al recupero del patrimonio culturale di Amatrice

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In occasione della Giornata di studio sui temi del restauro e della produzione dell'arte, l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila ha presentato i lavori di recupero di alcune opere salvate dalle chiese e dal museo di Amatrice, distrutti dal sisma del 2016.

Si tratta di nove opere d’arte, datate tra il XVI e il XVIII secolo, sulle quali il corso di restauro dell’Accademia ha inteso organizzare un vero e proprio cantiere scuola in convenzione con il Comune di Amatrice.

"E' importante riconnettere l'Accademia con il territorio: la giornata di oggi dimostra che la Scuola di Restauro, eccellenza della nostra Istituzione con due corsi di specializzazione, può creare lavoro e rafforzare le sinergie fondamentali per una Accademia", le parole del presidente dell'ABAQ Rinaldo Tordera; "sto pensando a quei cantieri che all'Aquila debbono ancora partire: ad esempio Palazzo Branconi-Farinosi, dove c'è la necessità di fare interventi di restauro mirati, qualificati, evoluti dal punto di vista tecnico. L'Accademia con la sua Scuola si vuole aprire a questo tipo di attività e propone la sua scuola, i suoi corsi, i suoi insegnanti e i suoi allievi per dare un contributo importante".

All'evento di stamane hanno presenziato, oltre al Presidente e alla Direttrice dell'Accademia Maria D’Alesio, la responsabile del laboratorio di restauro Gabriella Forcucci e il consigliere comunale delegato alla cultura del Comune di Amatrice Alessio Serafini insieme all’architetta Brunella Fratoddi dell’Ufficio Patrimonio.

L’incontro si inserisce nell’ambito della giornata di studio, organizzata dai professori Elisabetta Sonnino, Franco Fiorillo, Gabriella Forcucci e dalla Scuola di Restauro per mettere a confronto il tema del restauro e della produzione dell’arte. L’iniziativa nasce dall’idea di individuare temi comuni tra le diverse scuole dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, inquadrando gli argomenti del restauro, o meglio della conservazione, come trasversali alla produzione dell’arte. La specificità di questa occasione è proprio quella di stabilire un dialogo tra chi l’arte la produce e chi ne tutela l’esistenza e la memoria.

"A rendere inconsueta questa opportunità - ha spiegato Elisabetta Sonnino - è proprio la condizione che in uno stesso luogo, l’Accademia di Belle Arti appunto, convivano attività che si concentrano sulla produzione dell’arte anche percorrendo programmi formativi ed educativi diversi. Il restauro di un manufatto artistico, così come la conservazione e gestione di un concetto artistico, non prescinde mai da una profonda conoscenza del medesimo, ed è innanzi tutto questo che rende sostanziale l’incontro ed il confronto fra le diverse scuole. Questa giornata sarà una prima verifica sulle possibili tangenze fra le diverse discipline che potranno generare progetti condivisi al fine di offrire una sempre maggiore consistenza di competenze agli studenti e nuove potenzialità alla docenza, aprendo le attività al pubblico e a quanti vorranno partecipare con la nostra istituzione".

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Giugno 2021 13:55

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