Dopo anni d'attesa, il Parco della Memoria in piazzale Paoli doveva essere inaugurato il 6 aprile scorso, in occasione del dodicesimo anniversario del terremoto.
Tuttavia, il taglio del nastro venne rimandato "su esplicita richiesta dei familiari delle vittime - venne spiegato - a quando potrà di nuovo esserci un momento comunitario", a quando "sarà possibile muoversi senza eccessive restrizioni" dovute all'emergenza sanitaria legata al diffondersi del covid-19.
D'altra parte il sindaco Pierluigi Biondi aveva chiarito, in occasione della posa dell'obelisco di 15 metri all'interno della fontana monumentale, il 20 marzo, che "entro un mese, ma dipende dalle condizioni metereologiche", i lavori sarebbero terminati; "ci sono da definire alcuni aspetti ma siamo molto avanti", aveva assicurato.
Sono passati quasi cinque mesi, da allora: il Parco della Memoria è ancora transennato e, in realtà, le opere non sono concluse.
Tant'è vero che tre giorni fa, il 24 agosto, è stato approvata, con determina dirigenziale 3364, la seconda perizia di variante al progetto presentata, ad inizio del mese, dalla direzione lavori; la prima, era stata approvata nel gennaio scorso. Nel frattempo, si è passati da un ammontare delle opere pari a 421mila e 862 euro, al momento dell'aggiudicazione dei lavori nell'aprile 2019, a 555mila e 716 euro a seguito della variante appena approvata.
Ora, l'augurio è che i lavori possano davvero terminare in tempi brevi, considerato che ad aprile era stato annunciato che il Parco della Memoria era praticamente pronto; speriamo davvero che il tredicesimo anniversario del sisma, il primo senza Antonietta Centofanti che si è battuta per anni affinché la città potesse avere un luogo del ricordo e della memoria, possa essere commemorato in piazzale Paoli.
Ulteriori ritardi non sarebbero più accettabili.
La scelta di piazzale Paoli non è stata, ovviamente, casuale: la piazza, infatti, è ricompresa nell'area delimitata da via XX settembre, via Campo di Fossa e via Luigi Sturzo, ovvero le tre strade in cui è stato registrato il più alto numero di decessi la notte del 6 aprile 2009. Una volta terminato, il parco sarà il primo, vero spazio pubblico dedicato al ricordo delle vittime. In più di dodici anni, infatti, la città non è stata capace di intitolare alle vittime del sisma nemmeno una strada o una piazza.
La realizzazione di un "luogo della memoria" avrebbe dovuto essere un passaggio normale, scontato. Invece, il progetto ha avuto una gestazione lunga e complicata, costellata di polemiche anche sgradevoli.
Il bando per la progettazione pubblicato dal Comune risale addirittura al 2013. A vincere la selezione furono due giovani professionisti, Manfredo Gaeta e Annalisa Di Luzio. Dal momento dell'aggiudicazione, però, le cose hanno iniziato a complicarsi. Il progetto si è arenato, all'inizio per la mancanza di coperture ecomomiche certe, in un secondo momento per l'opposizione dei residenti di piazzale Paoli, che arrivarono addirittura a promuovere una raccolta firme per chiedere che l'opera si facesse altrove. Resistenze che sono state superate grazie, sostanzialmente, a una revisione del progetto.
Finalmente, il 29 ottobre 2019 si è arrivati alla posa della prima pietra; ad oggi, però, il cantiere non è stato ancora chiuso.