Abruzzo in bici sulla ferrovia dismessa. Due cicloamatori abruzzesi in viaggio sulla particolare "pista ciclabile", come fossero vagoni di un treno. Da San Vito (Chieti) a Castel di Sangro (L'Aquila), NewsTown vi racconterà in questi giorni il loro 'giro', con tanto di narrazione fotografica e tappe intermedie, a cura di Alessia Moretti, giornalista e blogger di NewsTown
Leggi la prima tappa del viaggio
Il viaggio in bicicletta lungo il tracciato della ferrovia Adriatico-Sangritana della coppia Frattura-Giangiulio, prosegue come nelle intenzioni: lentamente e brancaleonescamente.
L’impresa si è manifestata subito in tutta la sua improbabilità ai due volenterosi cicloamatori nella salita sulla massicciata e sulle traverse di legno che porta dalla stazione della Marina di San Vito alla stazione del paese (122 m s.l.m.), ci sarebbe voluto Rambo con il coltello tra i denti e invece c’era anche una frana (foto 1). Lungo il percorso del vecchio tracciato i due hanno aggirato l’ostacolo franoso ma più di una foratura ha impedito di procedere speditamente.
Nelle operazioni di salvamento una menzione particolare va a Takeshi da San Vito (foto 2) e a Ciro da Lanciano che si adoperano per il rifornimento di camere d’aria e rimettono in sella la coppia.
All’arrivo a San Vito paese il morale sembra cedere di fronte a tanta jella e il sole picchia forte perché ormai è già alto, un po’ consola il panorama che si apre sul mare e sul porto di Ortona (foto 3). Non aiuta l’incontro con un ignaro passante che suggerisce: "aripenzetece, chi ve le fa fa’, troppe fatijate; e purtetese l'acqua, ca j a li desert ci so state".
Tuttavia il traguardo intermedio è stato raggiunto: la stazione di Lanciano, passando per la stazione di Treglio (foto 4), smentendo totalmente le previsioni della tabella di marcia, ma così ci piace il movimento lento di #comeuntreno.
A cura di Alessia Moretti