Martedì, 07 Ottobre 2014 02:17

Re_ActoFest, la video intervista allo street artist Zed 1

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Nella video intervista in alto, potete ascoltare le parole dello street artist Zed 1, autore del disegno sul muro di una palazzina in Via delle Bone Novelle, ai margini della cosiddetta zona rossa, a L'Aquila.

Nell'ambito del primo festival di street art che si sta svolgendo nel capoluogo abruzzese, il Re_acto fest (di cui NewsTown è media partner), Zed ha scelto di disegnare nella zona del centro storico, su una casa inagibile.

"E' la parte più vera e più calorosa dell'Aquila, che ho voluto raccontare attraverso le storie di cui mi hanno parlato i cittadini" spiega l'artista, che si è trattenuto in città per più di una settimana.

"Il disegno - continua - è una fotografia di quello che ho visto. E' un'aquila che ha perso la pelle dentro la quale c'è una città ancora distrutta. Ma racconta anche la voglia di rinascere che c'è qui, forse anche in meglio, ma con l'ombra degli avvoltoi che lucrano sulle disgrazie altrui e rendono tutto meno poetico e umano".

Zed ha ricevuto tantissimo consenso mentre dipingeva. Tanto che, una volta avviata l'opera, altri proprietari di case adiacenti gli hanno chiesto di continuare il disegno anche sulle loro mura disabitate. In molti, tutti i giorni, passano a vedere la sua opera poco lontana da Via XX Settembre e dalla Casa dello Studente.

"Chi è venuto a vedere il muro si è riconosciuto nel lavoro e questa è la parte che mi dà più gratitudine perché c'è chi ci si è rivisto, e qualcuno si è commosso. E' stato tutto molto umano, vero, sincero".

Grazie al Re_Acto Fest Festival che promuove l'arte di strada - un'arte che si fa e si fruisce nei luoghi pubblici - gli aquilani e le aquilane forse, stanno comprendendo quanto sia importante anche la "ricostruzione dell'anima", possibile grazie all'arte.

Parallelamente alle difficili condizioni sociali e umane conseguenti al sisma del 2009 - dall'estrema precarietà dell'abitare, all'assenza di lavoro, dalle maxi bollette da pagare alla scarsità di luoghi di aggregazione - Zed con il suo disegno da favola ci ricorda che l'espressione è necessaria a vivere qui ed ora, tanto quanto la ricostruzione edilizia, gli aggregati e le new town.

E la street art ci fa vedere in ogni muro degradato della (non) città un foglio da riqualificare, far vivere attraverso idee, disegni, sogni, colore. 

"Il consenso che ho avuto spero sia un segnale affinché L'Aquila diventi un luogo per dipingere sempre di più per raccontare quello che è successo. Credo - conclude Zed nell'intervista - che l'arte faccia bene quando ti dà un motivo per riflettere. Spero che questo mio lavoro dia all'Aquila un impulso per la street art, in modo che i muri non siano più visti solo come pareti, ma come spazi per dipingere e fare qualche riflessione".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Ottobre 2014 02:36

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