Martedì, 03 Novembre 2015 17:46

'Dare valore all'Appennino': a L'Aquila, il forum per il rilancio socio economico del sistema montuoso

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Venerdì 6 novembre, con appuntamento alle 9, all'Auditorium del Parco, si terrà una giornata di studio organizzata da Federbim, Federazione nazionale dei consorzi di bacino imbrifero montano, con il patrocinio di Fondazione Montagne Italia e dell'Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della Montagna, oltre che del Comune dell'Aquila.

'Dare valore all'Appennino', il titolo del Forum che intende interrogarsi sullo sviluppo socio economico dell'Appennino.

"Federbim insieme ad Uncem ha dato vita, un anno fa, alla Fondazione Montagne Italia. Quest'anno, in occasione dell'assemblea nazionale che come Federbim organizziamo annualmente, e che si terrà a L'Aquila il 5 novembre, il giorno prima del Forum, abbiamo cercato, insieme proprio alla Fondazione, di trovare il punto più giusto dove svolgere un approfondimento sul tema dell'Appennino", ha spiegato Enrico Petriccioli, vice presidente Federbim.

"Scegliere L'Aquila ci è parso logico, intanto perché c'è un legame molto forte tra Federbim e questo territorio, subito dopo il sisma abbiamo contribuito alla ricostruzione di una scuola in quel di Montorio al Vomano con un impegno di 1milione e 300mila euro, e poi perché in Abruzzo sono attivi e presenti diversi consorzi Bim, consorzi di Bacino imbrifero montano che sono i soggetti che incassano e gestiscono il sovracanone istituito con la legge 959 del '53, legge lungimirante che, di fatto, ha anticipato gli attuali risarcimenti ambientali che prevede l'Ue per l'utilizzo delle risorse comuni e anche i famosi Spea, i pagamenti dei servizi ecosistemici ambientali, recentemente approvati alla Camera e al Senato all'interno del collegato ambientale".

Per queste ragioni, e per parlare di questi temi - ha sottolineato Petriccioli - ci è parso che L'Aquila, punto di riferimento per la montagna italiana, fosse la sede più giusta per organizzare il forum che vuole essere un momento di riflessione sul rilancio socio economico dell'Appennino".

"Ringrazio gli organizzatori – ha dichiarato il sindaco, Massimo Cialente – per aver scelto la nostra Città per il loro incontro nazionale e per il Forum che seguirà. Si tratta non solo di un'occasione di respiro per l'economia locale, avendo in città oltre cinquanta ospiti da tutta Italia, ma anche un'opportunità di rilancio della nostra montagna nel momento in cui siamo già impegnati, su più fronti, in una vera e propria riscoperta politica: con APE, Appennino Parco d'Europa, di cui L'Aquila e l'Abruzzo sono tornati ad essere capofila; con la nascita del primo Distretto Turistico della montagna; con un'attenzione particolare ad investimenti mirati al rilancio della zootecnia e dell'agricoltura ed alla riscoperta totale della nostra storia, il tutto sapendo che l'Appennino può tornare ad essere vissuto e popolato. Quella del 6 novembre in particolare, – ha detto Cialente – sarà una giornata di studio e di apprendimento, con dibattiti molto interessanti, che seguirò con grande interesse sperando, soprattutto, nella partecipazione di tanti giovani".

"Ci auguriamo - ha aggiunto dunque Petriccioli - che il forum rappresenti l'occasione per aprire un rapporto con il Governo ed il Parlamento teso a riportare l'Appennino al centro dell'attenzione regionale e nazionale, perché da troppi anni sembra abbandonato ad un politica unitaria che non esalta le singole caratteristiche dei luoghi che la catena montana attraversa. Alla fine dell'incontro, infatti, l'intento è quello di mettere insieme una sorta di manifesto da presentare a tutti i comuni dell'Appennino, affinché lo approvino con l'impegno di realizzare 'progetti paese' interregionali ed interprovinciali, con i quali, poi, poter lanciare una sfida al Governo affinché li finanzi, così da aprire una stagione nuova per l'Appennino Italiano."

E proprio in merito al progetto Ape, Appenino parco d'Europa, che vede al centro L'Aquila e l'Abruzzo, Petriccioli ha inteso sottolineare che "Federbim, così come Uncem, ha una sua idea: ci interessa Ape - ha spiegato - ma non per un sistema dedicato soltanto ai parchi, piuttosto per un discorso che riguardi tutto il territorio e che miri a creare - dietro al mantenimento delle biodiversità e del paesaggio tipico - occasioni di sviluppo e possibilità di occupazione lavorativa per le giovani generazioni".

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