"Abbiamo chiesto da giorni la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sulla crisi occupazione che vive la nostra città, e stiamo ancora attendendo risposte". A ribadire la necessità di affrontare innanzi all'assise civica le problematiche economiche e sociali che "stanno determinando un insostenibile impoverimento" del territorio sono stati, stamane, i consiglieri Giorgio De Matteis, Guido Quintino Liris e Roberto Tinari.
"Stanno emergendo criticità serie che attendono risposte immediate", ha sottolineato De Matteis. "I dati del Cresa sull'economia regionale già nel secondo trimestre evidenziavano una frenata, se non addirittura una leggera retromarcia rispetto ai primi mesi dell'anno, con quelle che ne consegue per la città", ha aggiunto il consigliere de 'L'Aquila città aperta'.
Non solo. "Il bluff del cantiere di ricostruzione più grande d'Europa è stato finalmente svelato - ha proseguito - tanto che il presidente dell'Ance, Ettore Barattelli, giusto ieri ha denunciato come il sistema degli appalti post terremoto stia favorendo i grandi gruppi imprenditoriali a discapito delle ditte del territorio e, di riflesso, delle maestranze locali [Leggi qui]. Sul commercio poi - l'affondo - il bando 'Fare Centro' che dovrebbe favorire i commercianti del centro storico è ancora tutto da venire, segno dell'incapacità di programmare l'utilizzo del 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico. Risorse certe, disponibili da anni e che - al di là dei giusti investimenti sul polo farmaceutico - non hanno prodotto alcunché".
De Matteis ha ricordato anche la crisi del contact center Inps, con 560 dipendenti a rischio, e le difficoltà della Intecs, "l'ultima azienda rimasta nel morente polo elettronico", che sta vivendo una impasse di particolare gravità. "Il quadro che abbiamo dinanzi è drammatico", ha ribadito il consigliere di centrodestra. "L'unico intervento che Giovanni Lolli e i suoi 'compagni' hanno saputo mettere in campo è Accord Phoenix, e la dice lunga su quanto siano stati capaci di fare per ricostituire il tessuto economico della città".
Come non bastasse, "ci giungono notizie nient'affatto confortanti sulla possibilità di inserire nel 'Mille proroghe' l'emendamento coi fondi 'salva bilanci'; già l'anno passato, era stato assicurato che le risorse sarebbero state inserite nel medesimo provvedimento, e invece vennero garantiti soltanto a giugno scorso, col decreto Enti locali, con quel che ne è conseguito: oggi ci ritroviamo nella stessa, identica, situazione. Un anno dopo, e con un bilancio ancor più asfittico".
Se ne discuta in Consiglio comunale dunque, "così da intervenire sul breve e medio periodo per tentare di bloccare l'emoraggia di posti di lavoro che rischia di sfinire la città", la richiesta di De Matteis, sottoscritta da Tinari e Liris. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ha messo sul tavolo altre problematiche; la crisi del Centro turistico Gran Sasso, innanzitutto: "se entro la fine dell'anno il Comune dell'Aquila non troverà 1 milione e mezzo di euro per transare il debito con Banca San Paolo, il Ctgs dovrà portare i libri in Tribunale, con i 30 dipendenti e gli interinali che rischierebbero il posto di lavoro. Nei prossimi giorni, l'amministratore unico Fulvio Giuliani presenterà un bilancio in attivo di 1500 euro - ha aggiunto Liris - un bilancio falso, e lo sanno bene, tanto che non si è ancora espresso il collegio dei revisori dei conti: in realtà, se non si troveranno le risorse tra le pieghe del bilancio il Centro turistico verrà liquidato, avendo chiuso il quarto bilancio consecutivo in passivo".
Che dire poi delle 120 imprese che dovranno restituire le tasse non versate nel post-terremoto, "con le conseguenze che potrebbe avere sui livelli occupazionali"; e ancora, Liris è tornato sulla vicenda del call center Inps, "ci stiamo muovendo anche noi, vediamo se il sindaco - come promesso - incontrerà Tito Boeri e il Ministero", e sui fondi 'salva bilanci' che dovrebbero garantire "anche i lavoratori precari del Comune dell'Aquila e delle amministrazioni del cratere".
Infine, il capogruppo di Forza Italia ha inteso denunciare il taglio di 7 milioni di euro alla sanità privata per i servizi riabilitativi: "Ben venga un piano di razionalizzazione dei fondi alle strutture sanitarie private, ma non capiamo perché vengano sforbiciati 7 milioni in provincia dell'Aquila con il fondo delle altre province abruzzesi che, al contrario, verrebbero aumentati. Parliamo di altre centinaia di posti di lavoro a rischio".
Un "disastro sociale oltre che economico", insomma.