Venerdì, 01 Dicembre 2017 17:34

Intecs, azienda conferma licenziamenti. Fiom: "Azioni a tutela dei lavoratori"

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Conclusa con un mancato accordo la fase sindacale, stamane si è tenuto il primo incontro del percorso istituzionale di 30 giorni presso la Provincia che, non dovessero intervenire soluzioni, sarà preludio all'invio delle lettere di licenziamento ai 68 dipendenti del laboratorio Intecs dell'Aquila.

Ebbene, l'azienda ha mantenuto ferma la decisione di procedere con la chiusura del sito adducendo le responsabilità, oltre che alla mancate capacità manageriali, anche ad una scarsa attenzione da parte delle istituzioni locali, in particolare della Regione, che non avrebbe mantenuto gli impegni assunti un anno fa sul percorso concordato.

Su sollecitazione della Direzione Territoriale del Lavoro che ha chiesto alla società di valutare la possibilità di utilizzare altri ammortizzatori sociali, l'azienda ha risposto di non averne le capacità economiche visto che attualmente è all'interno di una procedura art. 67 della legge fallimentare sul risanamento aziendale e sta valutando di entrare in una procedura di concordato attraverso l'art.182 ter. Ovviamente, a questa situazione si aggiungerà il problema- comune a tutte le aziende del cratere - di dover restituire i tributi sospesi nel post terremoto.

"La riunione ha raggiunto il suo livello più basso quando, dall'Amministratore Delegato in persona, è stato chiesto alla delegazione e ai lavoratori di mantenere un 'profilo responsabile' per non compromettere il difficile rapporto con gli istituti di credito", ha tenuto a sottolineare Alfredo Fegatelli, segretario provinciale Fiom L'Aquila. "E' sembrato surrele, come si volesse spacciare un omicidio per un suicidio. La delegazione sindacale, nello stigmatizzare l'atteggiamento irrispettoso dell'azienda, ha dichiarato che verranno messe in atto tutte le azioni che i lavoratori riterranno opportune".

Di nuovo, va sottolineato come Intecs continui a mantenere un atteggiamento contradditorio, e incomprensibile; soltanto qualche settimana fa, in un'intervista rilasciata a news-town [qui], l'amministratore delegato Marco Casucci aveva lasciato intendere che l'azienda, in realtà, fosse in ripresa, considerato che, "fino a qualche mese fa", aveva "la cassa integrazione su Napoli, Roma e Pisa, oltre al contratto di solidarietà su L'Aquila, ed oggi, invece, la cassa integrazione è rimasta soltanto sul sito romano, col contratto di solidarietà interrotto in Abruzzo per avviare la procedura di licenziamento collettivo". E d'altra parte, Casucci - nel corso di una riunione con i lavoratori di Pisa - aveva ribadito come la situazione generale di Intecs fosse migliorata, negli ultimi mesi [qui]. 

"Appare evidente che il licenziamento è una vera e propria ingistizia perpetrata contro i lavoratori dell'Aquila da un gruppo dirigente che per sua stessa ammissione negli anni non è stato all'altezza delle situazioni", l'affondo di Fegatelli. Che aggiunge: "Questa vicenda, evidenzia la fragilità della classe imprenditoriale del paese. I lavoratori metteranno in atto tutte le azioni tese a riparare l'ingiustizia subita".

Ultima modifica il Sabato, 02 Dicembre 2017 10:58

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