La giustizia ha fatto il suo corso e ha dato ragione ai ricercatori ingiustamente licenziati nel 2017 dalla società Intecs, guidata dal dott. Massimo Micangeli e dal dott. Marco Casucci. "Grazie alla fiducia accordata dai lavoratori alla strategia della Fiom Cgil - si legge in una nota del sindacato dei metalmeccanici - per la prima volta il nostro territorio è testimone di una sentenza che, nella sostanza, annulla una procedura di licenziamento collettivo legata alla chiusura di un intero sito".
Come più volte sostenuto dai ricercatori, l'infungibilità "addotta da un'azienda arrogante" quale motivazione per la chiusura del sito dell'Aquila è stata sonoramente rispedita al mittente da una sentenza che dà pienamente ragione ai lavoratori. "La Fiom Cgil, che da sempre si è adoperata a sostegno delle ragioni dei ricercatori aquilani, vittime di ripetute procedure di licenziamento a partire dal 2012 da parte di un'azienda miope e superficiale, esprime massima soddisfazione per l'esito positivo di questo contenzioso sul licenziamento. Un riscatto per l'intero territorio che rischiava di subire una mortificazione non solo dal punto di vista sociale, ma anche da quello tecnologico da parte di un gruppo di imprenditori che da sempre ha mostrato grossi limiti".
Grazie all'avvocato della Cgil Francesca Ramicone, "alle nostre strutture dei servizi e agli altri avvocati che hanno portato avanti le istanze dei lavoratori illegittimamente licenziati", la sentenza assume un particolare significato per l'intero territorio, "riconoscendo il valore di un patrimonio di competenze di tutto rispetto nella città del 5G".
Doverosa tuttavia un'importante precisazione, che rischia di rendere amara questa importante vittoria: "a causa dell'incomprensibile chiusura della sede aquilana all'indomani del licenziamento (illegittimo) di tutti i lavoratori, il reintegro sul posto di lavoro rischia di determinare che le professionalità dei ricercatori vengano disperse in tutta Italia, lontano dal nostro territorio".
Dunque, al fine di non vanificare questa importante sentenza, la Fiom Cgil continuerà a impegnare le istruzioni, innanzitutto la Regione, affinché all'interno di questo territorio, che esprime una chiara vocazione tecnologica a partire dagli enti di formazione e fino alla presenza di importanti soggetti industriali, si possano creare le condizioni per mettere a frutto il patrimonio tecnologico rappresentato da tutti i ricercatori ex Intecs.