Mercoledì, 29 Maggio 2019 11:30

Restituzione tasse, bocciata in Commissione la richiesta di proroga

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Ed ora, la preoccupazione è tangibile.

E' stata bocciata ieri, in Commissione al Senato, la richiesta di una ennesima proroga per l'avvio delle procedure di riscossione delle tasse sospese a seguito del sisma 2009 e chieste indietro alle imprese del cratere. Respinto l'emendamento al decreto Sblocca Cantieri. "Nonostante le rassicurazioni ufficiose avute dai rappresentanti del Governo, in merito all'iter del procedimento, e gli allarmi e le preoccupazioni lanciate dalle associazioni di categoria nell'ultimo tavolo in Regione convocato dal presidente Marco Marsilio e nella conferenza stampa congiunta tenuta da Confindustria, Ance e Api, nulla di ufficiale è stato mai comunicato alle organizzazioni del territorio in merito al percorso normativo e istituzionale che il Governo intende seguire per arrivare ad una definizione positiva della vertenza in atto", la denuncia del delegato alla ricostruzione di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Ezio Rainaldi, che sta seguendo da vicino la questione.

"Secondo quanto appreso", spiega Rainaldi, "la bocciatura in Commissione è arrivata per motivi tecnici, poiché l'emendamento sulla proroga delle tasse non avrebbe la necessaria copertura finanziaria secondo l'articolo 81 del Mef. Ciò detto, dato che il lavoro svolto a livello di relazioni da Confindustria e dalle altre categorie, a livello governativo, a partire dalla riunione con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti, ha avuto un seguito tuttora in corso, che ci porterebbe ad essere fiduciosi per quanto stanno facendo gli uffici tecnici che fanno capo alla struttura della Presidenza del Consiglio, chiediamo ai rappresentanti del Governo, in particolare abruzzesi, di esprimersi ufficialmente, dando le opportune e dovute garanzie sul percorso in atto".

La garanzia delle forze di Governo deve essere quella di far passare in aula il provvedimento, ribadisce Rainaldi, "con il supermento delle problematiche tecniche relative all'articolo 81. Dobbiamo sapere, a questo punto, chi sta promuovendo e chi sta ostacolando il processo di soluzione della partita sulla tasse. I partiti che governano in questo frangente escano allo scoperto e dicano, a chiare lettere, se intendono o meno risolvere il problema".

Rainaldi aggiunge che "la proroga dovrebbe essere supportata da una tavolo tecnico con l'Europa per far sì che la soglia del de minimis a 500mila euro possa essere affrontata e approvata in Commissione Europea, alla luce del nuovo assetto uscito dalle urne".

I tempi sono molto stretti, dato che l'ultima proroga scadrà il 30 giugno. Se non si dovesse riuscire ad inserire il provvedimento nello Sblocca cantieri, l'ultimo treno sarebbe il decreto Dignità che dovrebbe arrivare in aula a inizio giugno. Non si dovesse addivenire ad una soluzione, verrebbero riavviati i procedimenti avverso 124 imprese del territorio - ma se ne potrebbero aggiungere delle altre - chiamate a restituire oltre 76 milioni di euro più interessi di mora, in unica soluzione: si tratterebbe di una mazzata per il tessuto economico cittadino.

Per questo, il richiamo di Rainaldi "è anche ai nostri rappresentanti locali, in primis il presidente della Regione, Marco Marsilio e il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi che sono i nostri referenti locali nel dialogo con il Governo, dai quali ci aspettiamo una presa di posizione costruttiva e risolutiva, non politica". 

Pezzopane: "Ancora una promessa tradita da Lega e M5S"

"Ancora una promessa tradita. La bocciatura in commissione al Senato dell’ennesima richiesta di proroga per l’avvio delle procedure di riscossione delle tasse sospese per le imprese del cratere, a seguito del sisma 2009, descrive meglio di tante parole il fallimento di M5s e Lega. Dovevano inserirla direttamente come governo nel Decreto almeno per un anno e invece? Bocciano gli emendamenti. Se manca la copertura non è un problema tecnico, ma politico".

La stoccata è della deputata dem, Stefania Pezzopane. Che aggiunge: "il no espresso sull’emendamento al decreto Sblocca cantieri, perché privo di copertura economica, obbligherebbe una maggioranza al governo che si rispetti a dare spiegazioni, a trovare soluzioni alternative. Invece, la presidenza del Consiglio, i componenti del governo, i parlamentari, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. Un triste silenzio anche da parte dei parlamentari abruzzesi di M5s e Lega. Con quale faccia questi presunti rappresentanti dei cittadini torneranno nei loro territori di elezione? Perché non si mettono al lavoro per superare ogni problema tecnico-finanziario? La risposta è purtroppo fatalmente semplice: perché M5s e Lega sanno solo fare promesse elettorali. Ancora in campagna elettorale, la scorsa settimana, avevano garantito di avere la soluzione. E invece la solita giostra. Trovate la copertura, perché in quel decreto avete fatto ciccia di porco su cento cose. Trovatela anche per le aziende aquilane".

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Maggio 2019 14:46

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