Questa mattina, presso la sede di Confindustria a L'Aquila, la RSU LFoundry e le segreterie provinciali di categoria hanno incontrato la direzione aziendale.
A valle della comunicazione sul rinvio del closing con la Jiangsu, che cede il passo alla Wuxi, il sindacato ha chiesto chiarimenti sulle operazioni in corso e sui futuri sviluppi. "La nuova azienda è una grossa startup che vuole configurarsi come IDM e dedicarsi alla produzione di dispositivi Analogici, RF e Power (more-than-Moore)", spiega la Fiom della provincia dell'Aquila; "è possibile che, viste le dinamiche in corso, ci saranno ulteriori cambiamenti nell'assetto societario anche nell'immediato futuro. Lo stabilimento di Avezzano, essendo un pezzo della compagnia, potrebbe produrre sia i sensori d'immagine sia i nuovi dispositivi. Dal punto di vista industriale non sono state date certezze su cosa, quanto e quando pertanto permane un'unico dato di fatto cioè che continueremo a lavorare per ON Semiconductor ancora per un anno (questa è la durata dell'ultimo contratto di fornitura stipulato tra le parti e che dovrà essere rinnovato dalla nuova proprietà)".
Per il resto, si tratta di produzioni e scenari potenziali. "Anche sugli investimenti è confermato che non ci saranno a meno che le future strategie, al momento solo ipotizzabili ed auspicabili, non prevedano una espansione della capacità produttiva (investimenti minimi, di qualche milione di Euro) o tecnologica (investimenti più consistenti)", aggiunge la Fiom.
Per quanto riguarda il MISE, invece, la parte sindacale è ancora in attesa della convocazione più volte sollecitata e l'azienda ha avuto solo contatti informali non essendo stata convocata ufficialmente. "L'assenza di confronto con le Istituzioni è, a nostro avviso, grave: manca un tavolo di monitoraggio e di garanzia, non dimentichiamo che ad oggi, pur ribadendo l'attuale dirigenza il mantenimento dei livelli occupazionali e il ripristino di livelli produttivi ottimali da parte della nuova proprietà, di formale non abbiamo nulla".
Il segretario della Uilm Angelo Gallotti è più fiducioso, e disegna una tempistica più precisa: "il progetto si dovrebbe concretizzare con il closing previsto per il 19 luglio. Come Uilm auspichiamo che ciò che oggi ci è stato detto e riportato dall’Azienda avrà le dovute conferme per il futuro dello stabilimento. Sicuramente ci sentiamo di rimarcare che, quando nel 2018 abbiamo sottoscritto i contratti di solidarietà, avevamo fatto la scelta migliore, nell’interesse di tutti. Una scelta di cui, purtroppo, oggi si vantano sigle sindacali che ai tempi decisero di non sottoscriverla. La Uilm – conclude – ha sempre la capacità di guardare avanti".