Mercoledì, 18 Dicembre 2019 19:24

Lavoro: Costituente L'Aquila presenterà una mozione per impegnare sindaco e Giunta a stimolare la convocazione del tavolo di partenariato sui fondi del 4%

di 

Una mozione che impegna il sindaco dell’Aquila e gli assessori comunali a farsi parte diligente affinché il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio torni a convocare, con frequenza mensile, il tavolo di partenariato voluto da Giovanni Lolli, all’epoca del governo di centrosinistra, per confrontarsi, in particolare, sull’utilizzo del 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo socio economico del cratere.

Verrà depositata nei prossimi giorni dai consiglieri comunali di centrosinistra che, con i loro movimenti politici, hanno aderito al percorso di Costituente L’Aquila. Lo hanno annunciato stamane il segretario cittadino del Partito Democratico Stefano Albano, il segretario regionale di Articolo 1 Fabio Ranieri ed Enrico Perilli, della segreteria regionale di Sinistra Italiana.

La mozione darà sostanza al primo incontro tematico sul lavoro organizzato da Costituente L’Aquila nei giorni scorsi.

“Si è trattato di una iniziativa ben riuscita, per il parterre di relatori e per i ragionamenti che si sono messi in campo alimentando un dibattito che, in città, manca da troppo tempo”, ha sottolineato Albano; “intorno al tavolo, si sono ritrovate le articolazioni di rappresentanza della città, dai sindacati ai rappresentanti dell’Università, delle associazioni datoriali a quelle di categoria. Ebbene, sono emerse alcune riflessioni che ci hanno convinto a depositare una mozione consiliare che, col supporto del consigliere regionale Silvio Paolucci (capogruppo del Pd all’Emiciclo, ndr), presenteremo anche all’Emiciclo per impegnare Marsilio e la sua Giunta ad aprire il confronto su un tema decisivo per il futuro della città”.

Albano è partito dai dati di contesto, presentati al tavolo di Costituente dai sindacati, ed in particolare da Francesco Marrelli della Cgil, e dall’Università: “a livello nazionale, il dato della disoccupazione si attesta all’8.3%; in provincia dell’Aquila siamo al 9.8%. Nel 2008, la disoccupazione giovanile si attestava al 25.5%: dieci anni dopo supera il 31%. In provincia si passa dai 124mila occupati del 2008 a 114mila nel 2018: negli ultimi dieci anni si sono persi 10mila posti di lavoro. Persino il settore chimico farmaceutico fa registrare una contrazione dell’export, con un -38% rispetto al 2008. Dentro questo quadro, ci si è chiesti: qual è la strategia?”.

Ebbene, ciò che è emerso – ha proseguito Albano – è l’importanza della formazione universitaria, come assett su cui puntare, se è vero che “l’85% dei laureati all’Università dell’Aquila trova occupazione entro 5 anni dal conseguimento del titolo. D’altra parte, Univaq e Asl sono le più grandi aziende del territorio e non se può che tenere conto”.

In questo senso, però, a mancare è un progetto: “gli attori intervenuti all’iniziativa di Costituente hanno convenuto che l’attuale classe dirigente cittadina naviga a vista, senza una strategia chiara di sviluppo. E poi, è stata denunciata l'assenza di concertazione: purtroppo – ha ribadito Albano – di tutto si sta discutendo fuorché di sviluppo socio economico del territorio. E la leva decisiva è rappresentata, indubbiamente, dai fondi del 4%. Parliamo di 100 milioni ancora da programmare, non considerando gli ulteriori stanziamenti che dovranno arrivare per concludere i processi di ricostruzione. Ci chiediamo: questo territorio ha voce in capitolo sull’utilizzo dei fondi, può contribuire a dare un indirizzo? Siamo convinti di sì, per questo sollecitiamo la Giunta regionale a riavviare i lavori del tavolo di partenariato con le articolazioni della città, così come si è fatto in passato grazie all’intuizione di Giovanni Lolli”.

In questi mesi, la stoccata del segretario cittadino del Pd, “si è sentito parlare di modifica delle procedure, di snellimento dell’iter burocratico per l’assegnazione delle risorse, arrivando a paventare conferimenti diretti; si tratta di un modello culturale opposto a quello che si è perseguito fino ad oggi: da una parte, c’è chi pensa che possa decidere il ‘palazzo’, dall’altro chi è convinto, come noi, che serva un progetto concertato e largamente condiviso”.

Ha aggiunto Fabio Ranieri: “Dal tavolo tematico sul lavoro è emersa la preoccupazione che il governo cittadino, lento sull’ordinaria amministrazione, diviso su tutto, alle prese con crisi politiche di cui fatichiamo davvero a capire il senso, sia completamente assente sulle questioni strategiche, di orizzonte che riguardano il futuro della città. Il lavoro è la prima emergenza, e parlare di lavoro all’Aquila significa confrontarsi col mondo del commercio, delle professioni, del lavoro pubblico”.

Rispetto ad altri territori, “qui la politica ha davvero la possibilità di scegliere la direzione da prendere: i fondi a disposizione sono ingentissimi, va messa in campo una progettualità capace di destinarli su traiettorie di sviluppo chiare e definite; purtroppo, non se ne discute. Come Costituente L’Aquila stiamo costruendo un percorso largo e aperto per offrire una alternativa all’attuale governo cittadino che non è all’altezza delle sfide che la città si trova ad affrontare; tuttavia, siamo responsabilmente a disposizione per costruire insieme delle strategie: la città non può aspettare all’infinito”.

Un evento sul lavoro avrebbe dovuto organizzarlo l’amministrazione comunale, ha voluto ribadire Enrico Perilli; “la manifestazione è stata azzeccata, avendo posto sul tavolo un tema su cui ci si è confrontati apertamente con i portatori di interesse, segno che l’opposizione non fa soltanto polemica ma si pone in modo costruttivo con la città. Purtroppo, il governo cittadino non è adeguato: l’atteggiamento verticistico del sindaco, che pensa di avere la soluzione ad ogni problema, ha significato la paralisi su questioni decisive, si pensi soltanto all’urbanistica. D’altra parte, a livello regionale ci ritroviamo con un governatore che non conosce il territorio, che fatica a comprendere le problematiche della Regione, con assessori che si limitano a coltivare il proprio orticello, a volte in modo clientelare. I dati da cui siamo partiti, e che ci sono stati sottoposti dai sindacati e dall’Università, dovrebbero essere presi in considerazione, per individuare e affrontare le criticità e, d’altra parte, per stimolare una vivacità che c’è, ma che troppo spesso resta sommersa”.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi