Venerdì, 10 Marzo 2017 16:23

Scuole L'Aquila: mille tra studenti, docenti e genitori in protesta, le voci dal corteo

di  Mattia Fonzi e Nello Avellani

E' arrivato intorno alle 16:30 il corteo di studenti, docenti e genitori delle scuole aquilane che si era radunato un'ora prima a Collesapone. 

Un migliaio di persone hanno risposto all'appello di ragazze e ragazzi, che hanno convocato la manifestazione per far sentire la loro voce "senza più attendere una risposta ma iniziando a pretenderla"; una richiesta che si è rafforzata, a seguito della decisione della Provincia di riaprire il Liceo Cotugno di via da Vinci, pur mantenendo chiuse le porte dei corpi F e G dell'edificio. Assenti tutte le istituzioni, a tutti i livelli.

Il corteo ha attraversato via Acquasanta, via Panella e viale Gran Sasso, fino ad arrivare al Parco del Castello, dove si è tenuto un sit-in. "Abbiamo constatato che nell'ultimo mese, con la scuola chiusa e noi studenti costretti a frequentare le lezioni al pomeriggio, non è stato fatto assolutamente nulla", spiega Andrea Bernardi a old.news-town.it, rappresentante del Cotugno.

"Le istituzioni avrebbero dovuto approfondire le verifiche, stringere un accordo con ReLuis e trovare subito un piano b, provvisorio o definitivo che fosse; invece, l'accordo con ReLuis non è stato ancora formalizzato, di approfondimenti ne sono stati istruiti ben pochi, e la soluzione è stata individuata soltanto l'altro ieri. Una soluzione che non ci soddisfa, tra l'altro: hanno semplicemente deciso di tenere chiusa l'ala dell'edificio che presenta le maggiori criticità. In questo modo, però - aggiunge Bernardi - la Provincia ha dimostrato incoerenza e incapacità. Anche a livello psicologico, ci sentiamo prostrati: da un giorno all'altro, ci hanno obbligato a modificare ogni nostra abitudine; scoprire ora, un mese dopo, che è stato tutto inutile ci fa rabbia. Avrebbero potuto proporci la stessa soluzione, la riapertura della scuola con l'interdizione dei corpi F e G, già un mese fa".

Gli studenti sono convinti che la Provincia abbia accelerato la decisione di riaprire il Cotugno per sgonfiare la manifestazione. Anche per questo, "la mobilitazione non si fermerà" assicura Bernardi, "non gli permetteremo di spegnere i riflettori sulla nostra situazione".

IMG-20170310-WA0006Dei quattro indirizzi del Cotugno (Classico, Scienze umane, Linguistico e Musicale), il Classico e le Scienze umane, 38 classi, dovrebbero tornare da lunedì nella sede di Pettino, mentre l'indirizzo linguistico (12 classi) sarà costretto a dividersi tra il Colecchi e il Musp che ospita già l'indirizzo musicale, entrambi in zona Collesapone. Sarà dunque necessario riorganizzare completamente gli orari delle lezioni, visto che alcuni docenti dovranno muoversi addirittura tra tre sedi diverse.

"La classe politica non si sta dimostrando all'altezza delle promesse fatte", sottolinea la professoressa Anna Lucia Bonanni. "Abbiamo molte domande a cui dovrà essere data risposta, nell'incontro che ci è stato promesso a suo tempo per illustrarci i risultati del percorso compiuto e che non è stato ancora fissato. Ci fanno rientrare a scuola sulla base di un certificato di Idoneità statica e Agibilità sismica del 2009, come se nel frattempo non ci fossero stati i dati della prova vulnerabilità del 2013, che dimostrava criticità strutturali: ebbene, come mai mezza scuola rimane chiusa? Possiamo avere delle risposte o dobbiamo sempre abbassare la testa?".

"Che cosa diciamo agli studenti che intendono iscriversi per l'anno prossimo?", si domanda la docente; "decidetevi: approfondite gli studi dell'edificio o avviate immeditamente i lavori, è necessario garantire il regolare avvio dell'anno a settembre".

Intanto, la Preside del Cotugno ha chiesto alla Provincia di poter posticipare il ritorno in classe di tre giorni, per consentire la riorganizzazione degli orari, impossibile da fare in 24 ore; al momento, l'Ente si è rifiutato di concedere la proroga. "Se non cederanno - l'affondo di Anna Lucia Bonanni - lunedì faremo lezione per strada".
 

Le richieste dei docenti del Cotugno

docenti cotugnoDi seguito il documento elaborato dai docenti del Cotugno, con le richieste alla fine della manifestazione.

"Premesso che non ci sono dati nuovi rispetto a un mese fa; la relazione dell'ingegner Pace sulle ultime prove effettuate nell'edificio non è stata resa nota; non è stato aggiornato lo studio di vulnerabilità, né, a quanto è dato sapere sono stati aggiornati i dati sulla staticità dei corpi F e G per i quali quello studio ha rilevato criticità strutturali ( e che infatti oggi vengono chiusi).

Premesso inoltre che da parte delle istituzioni era stato preso impegno di fare un nuovo incontro a scuola in cui illustrare il percorso di verifiche effettuate. Premesso infine che la Provincia ha disposto il rientro nell'edificio di via da Vinci in maniera frettolosa, tanto da rendere estremamente gravosa la riorganizzazione degli orari delle classi e dei docenti chiediamo quanto segue: di avere il tempo necessario per riorganizzare la logistica: dislocare le classi nelle aule individuate, fare i necessari adattamenti dell'orario delle classi e dei docenti, adattare eventualmente il piano di sicurezza e di evacuazione dell'edificio di via da Vinci.

Prima del ritorno nella sede di via da Vinci, chiediamo inoltre che sia mantenuto l'impegno dell'incontro pubblico con le istituzioni perché siano illustrati i dati sulla sicurezza dell'edificio e la relazione dell'ingegner Pace sulla base della quale si è stabilito il rientro; di conoscere le procedure che la Provincia intende mettere in atto anche per il futuro rientro a settembre; in particolare: che sia resa nota la relazione sulle ultime prove effettuate nell'edificio, anche per chiarire il motivo per cui nell'ambito dello stesso corpo F siano considerate sicure le rampe, ma non le aule; che cosa la Provincia intenda fare sul corpo F, visto che nel docunento dell' 8 marzo o si parla sia di nuovi accertamenti, sia di lavori di adeguamento strutturale. 

Questo aspetto è fondamentale in vista della riapertura dell'anno scolastico a settembre: la scuola sta già perdendo studenti a causa della situazione di disagio e incertezza che si è creata, abbiamo l'assoluta necessità di dare certezze all'utenza in vista delle iscrizioni per il prossimo anno.

 

Le richieste degli studenti

"E' emersa da parte dei moltissimi studenti, genitori e docenti del Liceo Cotugno la richiesta che prima del ritorno nella sede di via da Vinci, sia mantenuto l'impegno dell'incontro pubblico con le Istituzioni perché siano illustrati i dati sulla sicurezza dell'edificio e la relazione dell'ingegner Pace sulla base della quale si è stabilito il rientro".

Si legge in una nota firmata dai rappresentanti degli studenti del Cotugno che vogliono anche "conoscere le procedure che l'amministrazione provinciale intende mettere in atto prima della riapertura dell'anno scolastico  a settembre e in particolare che cosa intenda fare sul corpo F, dal momento che nel documento dell'8/03/2017 si parla sia di nuovi accertamenti, sia di lavori di adeguamento strutturale".

Questo aspetto è fondamentale, spiegano: "la scuola sta già perdendo studenti a causa della situazione di disagio e incertezza che si è creata e c'è assoluta necessità di dare certezze all'utenza anche in vista delle iscrizioni per il prossimo anno. Il Presidente della Provincia dovrebbe comprendere che l'informazione più ampia e trasparente è fondamentale per rassicurare tutti e ristabilire un rapporto di fiducia. È stata inoltre manifestata da molti la necessità di una proroga di tre giorni del rientro nella sede di via da Vinci, per consentire la riorganizzazione della logistica e degli orari, la sistemazione dei nuovi spazi da adibire ad aule, l'eventuale adattamento del piano di emergenza, per evitare alla comunità scolastica nuovi disagi".
 

Lolli: "Tornerò ad incontrare i rappresentanti del Cotugno"

"L'ho detto e lo farò. Sono una persona che onora la parola data e che è pronta ad assumersi le responsabilità anche oltre le proprie competenze: tornerò ad incontare i rappresentanti del Cotugno. Non a caso, a gennaio ho partecipato agli incontri in tutte le scuole superiori aquilane insieme al Sindaco e al Presidente della Provincia".

A dirlo è il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli. "Lo farò per rendere conto degli impegni assunti a nome della Regione Abruzzo e che voglio assolutamente confermare", ha aggiunto.

"Con la Delibera di Giunta regionale n. 43/2017, la Regione ha stanziato 30 milioni di euro per avviare una campagna di indagini sulla vulnerabilità sismica su tutte le scuole d'Abruzzo", ha spiegato Lolli; "con la Delibera di Giunta regionale n. 74/2017, il Presidente della Regione è stato autorizzato a sottoscrivere un Protocollo d'Intesa con ReLuis ("Accordo operativo ai fini di una collaborazione tecnico-scientifica"); dunque, con Determina del Direttore del Dipartimento OO.PP. si è predisposta una Task-force di tecnici di Regione, Usra e Usrc che coordinerà sotto l'alta sorveglianza di ReLuis le attività di controllo".

Va chiarito che ReLuis non svolgerà direttamente alcuna indagine tecnica: "predisporrà invece le Linee Guida per l'esecuzione e il controllo delle verifiche (che saranno effettuate da squadre di tecnici appositamente reclutati dalla Regione o dagli enti competenti), un Capitolato per realizzare le prove sui materiali ed una campagna di informazione/comunicazione pubblica".

Nell'arco dei prossimi giorni questi atti verranno formalizzati e resi esecutivi. "Tutti noi vogliamo il percorso più rapido possibile. Ma le cose vanno fatte per bene e con il tempo necessario. Stiamo inoltre facendo una ricognizione su ogni possibile immobile di proprietà pubblica da destinare a strutture scolastiche per evitare nel futuro i disagi dei doppi turni in caso di lavori sulle scuole esistenti. In questo senso, abbiamo concordato col Governo un emendamento che autorizza l'uso di risorse già assegnate per interventi straordinari e norme più veloci nel nuovo Codice degli Appalti pubblici per accelerare l'edilizia scolastica".

La riapertura parziale del Cotugno - ha inteso aggiungere Lolli - è frutto delle doverose verifiche tecniche e amministrative della Provincia e della sua volontà di tornare con la necessaria sicurezza ad una più normale attività didattica. "Siamo aperti al confronto con tutti per raccogliere proposte, suggerimenti (e critiche, se necessario) nell'interesse esclusivo della sicurezza dei nostri ragazzi, delle loro famiglie e degli insegnanti. Capisco il disagio vissuto in queste settimane e sono solidale con tutti. Vista la dimensione del problema abbiamo bisogno della massima collaborazione e anche della sollecitazione che la manifestazione di oggi può dare".

Ultima modifica il Sabato, 11 Marzo 2017 13:52

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