Interviste

"Sono profondamente amareggiato per questa scissione. È una sconfitta di tutti, di chi è uscito e di chi resta. È una sconfitta anche mia; ho il rammarico di non essere riuscito a schermare l'attività del gruppo consiliare dalle beghe correntizie interne al partito, mai realmente sanate dopo le primarie e la sconfitta al ballottaggio". Rompe il silenzio il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Stefano Palumbo, e a dieci giorni dalla conferenza stampa indetta da Americo Di Benedetto, Emanuela…
“Per governare servono maggioranze parlamentari: il Movimento 5 Stelle sta scoprendo che pur avendo ottenuto un risultato elettorale importante non è in grado di formare un governo; d’altra parte, vengo dal PCI che pur conquistando il 34% dei consensi stava all’opposizione. Ebbene, le alleanze si costruiscono riconoscendo agli interlocutori pari dignità: se al PD si chiede semplicemente d’accodarsi ai Cinque Stelle, dando un sostegno ad un progetto già scritto e confezionato, allora è meglio stare all’opposizione; al contrario, se il…
Quasi trent’anni fa - era il 1989 - veniva dato alle stampe Se questa è una città di Vezio De Lucia, uno dei libri più importanti della letteratura territorialista italiana. De Lucia, architetto e urbanista, ha lavorato per un quarto di secolo nella pubblica amministrazione. E’ stato direttore generale dell’urbanistica del ministero dei Lavori pubblici e ha diretto l’ufficio tecnico del commissariato per la ricostruzione di Napoli dopo il terremoto del 1980. Ha progettato i piani territoriali delle province di…
“Stiamo rischiando di assistere alla scomparsa del centrosinistra in Italia, e gli scenari europei confermano la tendenza; non lo dico in forma assolutoria, sia chiaro, bensì con crescente preoccupazione: fosse stata una sconfitta tutta italiana, dovuta alle politiche sbagliate del gruppo dirigente di Matteo Renzi, si sarebbe potuto semplicemente cambiare linea politica. Al contrario, c’è un tema di fondo enorme e penso che non siamo in grado di trovare risposte ora, a venti giorni dalla sconfitta: c’è bisogno di un…
Il legame con la sua terra è marchiato già nel suo nome d’arte, Setak. Non un nickname ammiccante ma un rimando preciso alle sue origini: “Deriva dal soprannome di famiglia “Setacciaro”, anzi, come dicono dalle mie parti, "lu setacciar”, perché i miei antenati costruivano setacci, gli strumenti utilizzati per filtrare la farina. Da noi le famiglie vengono identificate con i loro soprannomi storici, talvolta anche molto antichi: dunque potrei diventare anche il presidente della Repubblica, ma per la gente del…
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