Non se ne parla ormai da un po' - da quando la classe dirigente nel 2015 tradì il referendum con il quale il popolo disse no all'austerity della burocrazia europea - ma la crisi in Grecia si è ormai stabilizzata al ribasso. Per questo, dall'Aquila e da altre parti d'Italia, stanno partendo campagne di sensibilizzazioni e raccolte fondi volte a solidarizzare con il popolo ellenico.
Un quarto della popolazione non ha accesso alle cure sanitarie, i tagli alla spesa pubblica ai quali il Paese è sottoposto progressivamente già dal 2010 hanno portato allo sfascio una nazione che oggi può definirsi povera, secondo gli standard e gli indici di alcuni organi transnazionali.
L'austerità folle imposta dalla Troika (Commissione europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) ha avuto effetti devastanti sulla sanità del paese e sulla salute della popolazione.
La possibilità di spesa per gli ospedali pubblici è stata ridotta del 50% e la spesa farmaceutica pubblica è stata più che dimezzata nel quadriennio 2010-2014: molti servizi pubblici di prevenzione hanno dovuto chiudere per mancanza di risorse. Tutta la popolazione ne ha sofferto, soprattutto quella a più basso reddito. I disoccupati – privi dell'assicurazione legata all'impiego – trovano enormi difficoltà ad accedere ai servizi.
Per questo, soprattutto nelle realtà metropolitane come nella capitale Atene, sono nati ospedali di quartiere e cliniche comunitarie che mirano, attraverso mutualismo e solidarietà, a colmare le crudeltà della Troika e a supplire alle mancanze dello Stato ellenico. E' il caso della Clinica comunitaria di Helleniko, che con il suo ambulatorio sociale fornisce servizi sanitari a migliaia di ateniesi (e non) da tempo.
E proprio ad Helleniko è diretta una raccolta di medicinali che sta partendo in queste ore all'Aquila. Nel capoluogo abruzzese - legato da sempre a doppio filo con la Grecia, per la storica massiccia presenza di studenti universitari greci nei corsi di Ingegneria e Medicina - si sta mettendo in piedi una macchina organizzativa, che porterebbe a breve nuovo materiale utile alla clinica comunitaria di Atene.
A tal proposito sarebbe stata interpellata anche la Asl 1 L'Aquila-Avezzano-Sulmona, che avrebbe ricevuto la lista dei farmaci richiesti nell'emergenza sanitaria greca.